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Mater Olbia: il destino è nebbioso. Fasolino: "bisogna vigilare"

Mater Olbia: il destino è nebbioso. Fasolino:
Mater Olbia: il destino è nebbioso. Fasolino:
Angela Galiberti

Pubblicato il 18 October 2017 alle 10:58

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Olbia, 18 ottobre 2017 - I posti letto del Mater Olbia ci sono o non ci sono? Il dubbio, a Cagliari e in Gallura, rimane nell'aria perché ieri in Consiglio Regionale l'importantissimo nodo legato all'ospedale privato in terra olbiese non è stato sciolto né dal vertice di maggioranza, né dal voto in aula. Unico segno di vita in tal senso è l'emendamento proposto dal Partito dei Sardi che prevede la riassegnazione dei posti letto destinati al nosocomio targato Qatar qualora l'accreditamento non sia concretizzato entro il 2020. Per il resto, nebbie fitte.

Su questo tema interviene con forza il consigliere regionale gallurese Giuseppe Fasolino (Forza Italia). "Sarebbe un errore storico e strategico trascurare e distogliere lo sguardo dal Mater Olbia, oggi che si sta affrontando la legge di riordino della rete ospedaliera sarda. Le indiscrezioni che vorrebbero un rinvio ad altra data o addirittura ad altro provvedimento per affrontare la questione del polo di eccellenza gallurese suonano più come un colpo basso che non come una reale esigenza di approfondimento - afferma il consigliere azzurro -.Il Mater Olbia e tutte le sue articolazioni ed aggiunte alla rete ospedaliera regionale vanno affrontate congiuntamente al documento generale di riorganizzazione oggi in Aula. Posti letto, integrazioni pubblico-private, specializzazioni presenti e quanto potrà incidere il nuovo polo ospedaliero e di ricerca di Olbia nella mappatura della sanità sarda devono essere chiari da subito".

Fasolino, nelle sue dichiarazioni, sottolinea le problematiche della sanità gallurese: da sempre la meno fornita di servizi, fondi e posti letto. Un gap che proprio il Mater Olbia dovrebbe andare a colmare. "Non si può agire – continua Giuseppe Fasolino – senza pesare attentamente i contraccolpi e le ripercussioni che alcune scelte potrebbero avere su un territorio come quello gallurese da sempre ultima ruota del carro dal punto di vista dell’offerta sanitaria e caratterizzato invece da una enorme richiesta di servizi, da una forte espansione demografica, da una natalità in aumento e da numero di turisti in costante crescita.In questa fase, dove si è tutti impegnati a tirare la giacchetta per tutelare il proprio territorio, mettendo però spesso a nudo le manchevolezze e i limiti di questa riforma, quella del Mater Olbia è l’unica partita che senza se e senza ma va giocata subito, vigilando semmai ed intervenendo affinché la struttura sia immediatamente operativa".