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Ex San Raffaele, firmato l'accordo con il Qatar

Ex San Raffaele, firmato l'accordo con il Qatar
Ex San Raffaele, firmato l'accordo con il Qatar
Olbia.it

Pubblicato il 03 September 2014 alle 14:50

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Cagliari, 3 settembre 2014 - Rashid Fahad al Naimi, Ceo della Qatar Foundation Endowment, ha firmato oggi l’accordo per l’ex San Raffele con la Regione Sardegna, già sottoscritto dal presidente Francesco Pigliaru. L’accordo dà il via ufficiale alla realizzazione del progetto che ribalta il fallimento dell’ex San Raffaele in un investimento internazionale nel settore della Sanità e della ricerca scientifica in Sardegna. Ora si può dire che, in tempi rapidi, aprirà a Olbia un nuovo ospedale di alta specializzazione collegato a un centro di ricerca scientifica di livello internazionale, con un investimento complessivo di 1,2 miliardi di euro. Questa apertura produrrà importanti ricadute sia sulla qualità della sanità sarda, con forti capacità attrattive anche dal resto dell’Italia e dall’estero, sia sulla ricerca scientifica in Sardegna. Dimostra infine che è possibile rispettare i tempi senza rinunciare al rispetto delle regole. “La Sardegna mostra al mondo la propria affidabilità e si apre ad altri possibili investitori stranieri. Ad esempio è importante il ruolo scientifico-tecnologico che General Electric ha dichiarato pubblicamente di voler assumere all’interno di questo progetto. L’accordo inoltre dimostra che i percorsi burocratici possono essere brevi anche senza pericolose scorciatoie né norme di emergenza, come troppo spesso è accaduto in passato con risultati disastrosi”, ha commentato il presidente Francesco Pigliaru. LE DATE. Ecco i cento giorni di incontri e tavoli di lavoro che hanno portato alla firma definitiva per il rilancio dell’ex San Raffele di Olbia. Il 16 maggio 2014, la Regione Sardegna, la Qatar Foundation Endowment (QFE) e l’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù, sottoscrivevano l’intesa per l’attivazione di un tavolo tecnico sanitario per la specifica definizione dei contenuti dell’offerta e dell’attività del nuovo ospedale e del polo di ricerca nell’area territoriale della Gallura. Il 22 maggio 2014, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, la Regione e QFE stipulavano un protocollo nel quale la Presidenza si impegnava a offrire pieno sostegno e a favorire tutte le azioni e le misure necessarie a sostenere l’iniziativa della Regione nella realizzazione del progetto con QFE. Il 13 maggio, il 27 maggio, il 4 giugno e l’11 giugno, si riunivano i componenti designati da Regione, QFE e OPBG per effettuare gli approfondimenti tecnici anche in relazione agli indirizzi di programmazione per il riordino delle reti assistenziali. Il 25 giugno 2014, il Governo, con nota congiunta del Sottosegretario di Stato e del Ministro della Salute, si impegnava ad apportare due specifiche deroghe alla normativa vigente, valevoli per il triennio 2015-2017, in materia di riduzione degli standard di posti letto accreditati per mille abitanti e in tema di riduzione della spesa per l’acquisto di prestazioni sanitarie da soggetti privati per l’assistenza specialistica ambulatoriale e ospedaliera. Il 26 giugno 2014, la Giunta della Regione Sardegna approvava la deliberazione n.24/1 e relativi allegati, avente come oggetto: “Disposizioni in materia di organizzazione della rete ospedaliera; avvio procedure per l’attivazione dell’ospedale e polo di ricerca nell’area territoriale della Gallura. Approvazione preliminare”. Tale delibera è stata poi trasmessa alla Sesta Commissione del Consiglio regionale che, con nota prot. n. 7859 del 4 luglio 2014, esprimeva parere favorevole nella seduta del 2 luglio 2014. L’8 luglio 2014, la Giunta della Regione Sardegna approvava la deliberazione n.26/8 avente per oggetto le “Disposizioni in materia di organizzazione della rete ospedaliera; avvio procedure per l’attivazione dell’ospedale e polo di ricerca nell’area territoriale della Gallura. Approvazione definitiva”. Il 27 agosto 2014 si concludono i tavoli tecnici con la definizione dell’accordo tra Regione Sardegna e Qatar Foundation Endowment. Infine, il 29 agosto 2014, il Consiglio dei Ministri, all’interno del decreto Sbocca Italia, ha approvato le deroghe relative al numero dei posti letto e alla spesa sanitaria indispensabili per rendere operativo l’investimento programmato a Olbia. L'OSPEDALE IN CIFRE. I posti letto pubblici dell'ex San Raffaele di Olbia saranno 228 nel 2015 e arriveranno a 242 nel 2016. A disposizione poi altri 50 posti letto a pagamento. In fase di avvio il nuovo ospedale disporrà di 178 posti letto complessivi, di cui 108 per acuti e 70 per post acuti. A regime, in fase di completamento dell'offerta ospedaliera, che si stima possa essere raggiunta nei 12 mesi successivi all'avvio, il nuovo ospedale disporrà dunque di 242 posti letto complessivi: 142 per acuti e 100 per post acuti. I REPARTI. I posti letto andranno così ripartiti nei diversi reparti dell'ospedale. Pedriatria ne ospiterà 18 nel 2015 a 22 nel 2016, mentre chirurgia pediatrica passerà da 9 a 11 posti letto. Per l'area chirurgica 2 posti sono assegnati a oculistica, mentre crescono i posti in ortopedia da 12 a 15 nel biennio. Urologia guadagnerà due posti dal 2015 al 2016, passando da 8 a 10. La chirurgia oncologica potrà usufruire inizialmente di 10 posti letto, che arriveranno a quota 14 l'anno successivo. Due posti in più per la terapia intensiva, da 4 a 6, mentre alla terapia sub intensiva chirurgica saranno destinati 4 posti. Day surgery invece passerà da 7 a 10, segnando un più tre posti letto. Medicina internistica parte con 10 posti letto ma ne guadagnerà altri 2 nel 2016, mentre cardiologia da 5 arriverà a 11 posti letto. Più 4 posti letto per neurologia: da 9 a 13. Quattro posti invece per stroke unit. Due posti letto per cardiochirurgia e altri due per neurochirurgia, mentre passeranno da due a quattro quelli della chirurgia vascolare. Per un totale di posti letto per acuti di 142. L'area della riabilitazione è suddivisa in 80 posti letto per il recupero e la riabilitazione funzionale (nel 2015 saranno 60, con un aumento di 20 l'anno dopo). La neuro-riabilitazione raddoppierà i posti da 10 a 20, per un totale di posti letto acuti che andrà da 70 ospiti a 100. LA RICERCA. Il nuovo ospedale di Olbia sarà un polo di ricerca scientifica volto a migliorare le conoscenze nei settori biomedici strategici per il sistema sanitario in Sardegna e in Qatar, inseriti al tempo stesso in un contesto di rilevanza scientifica a livello internazionale. I futuri progetti di ricerca, svolti presso il nuovo Ospedale di Olbia saranno integrati con le eccellenze scientifiche operanti nel territorio sardo. La QFE si avvarrà dell'Ospedale Pediatrico Bambin Gesù per creare le condizioni per trasformare il nuovo ospedale gallurese in un Istituto di Ricovero e Cura e Carattere Scientifico (IRCCS). Le aree tematiche su cui verterà la ricerca scientifica sono quella genetica e genetica della popolazione e malattie: immunogene, epigenetica, genetica, epidemiologica. Ricerca sulle malattie neurodegenerative, come sclerosi multipla, sclerosi laterale amiotrofica, paraparesi spastiche familiari, demenze, malattia di Parkinson. E ancora studi sulle malattie autoimmuni e malattie rare e complesse dell’età pediatrica, quali obesità, malattie metaboliche, NAFLD, ematologiche e oncologiche del bambino. Studi mirati e ricerca in materia di cardiologia e cardiochirurgia, oncologia della mammella e malattie correlate allo stile di vita e disordini complessi. Infine, riabilitazione e medicina dello sport e invecchiamento. GLI INVESTIMENTI. QFE garantisce le cifre seguenti: interventi strutturali per 35.000.000 euro, ammodernamento per 60.000.000 euro, attrezzature sanitarie per 55.000.000 euro, ICT per 10.000.000 euro e altre forniture per 3.000.000 euro. Sono 70.000.000 euro annui gli stanziamenti per i costi annuali di gestione operativa, che sono relativi alle attività svolte in regime convenzionato, in solvenza e per le attività di ricerca direttamente svolte all’interno del nuovo ospedale. Infine, attribuisce una riserva di almeno 10.000.000 euro annui sul fondo di ricerca della Qatar National Research Fund (QNRF) per il finanziamento dei progetti presentati in ambito regionale, giudicati di valenza scientifica, sulla base degli standard internazionali come definiti dal QNRF. LA REGIONE. L'Amministrazione regionale si impegna a rimborsare alla gestione della struttura di Olbia per i servizi sanitari offerti in regime convenzionato fino a un massimo di 55,6 milioni, incluse le funzioni aggiuntive e le prestazioni di specialistica ambulatoriale. Per le funzioni assistenziali remunerate il tetto massimo annuo è di 8,5 milioni.