Olbia, 22 Febbraio 2015 - Manca circa un anno alle prossime amministrative per scegliere il nuovo sindaco della Città di Olbia. Un appuntamento molto atteso da tutti i partiti politici olbiesi, i quali sono già al lavoro per definire nomi e alleanze. Se il centrodestra sta, pian pianino, venendo fuori con una particolare accezione civica, il centrosinistra - ovvero il Partito Democratico - detta la linea. A farlo, in particolare, è
Gian Piero Scanu che quest'oggi, durante il suo intervento congressuale in via Roma, ha chiaramente delineato le prossime mosse del Pd olbiese per le amministrative. Mosse del tutto in accordo col Pd nazionale, il quale ha "sganciato" la zavorra della sinistra estrema e si è agganciato ai moderati. "
Quattro anni fa abbiamo cacciato la razza padrona che ha saccheggiato la città. Non c'erano regole per il governo, non c'erano regole per il territorio, non c'erano regole per le concessioni. Abbiamo cacciato quell'amministrazione perché avevamo promesso le regole. Noi ci siamo però macchiati con un partito che rispetta le sue regole - ha detto
Gian Piero Scanu -.
Voglio allargare la proposta fatta da Angela Corda. Il Pd deve proporre un alleanza nobile, capace, pulita e onesta. Abbiamo il dovere di lavorare da oggi per questo e questo è un tema congressuale". L'alleanza, secondo Scanu, deve andare
oltre le categorie destra e sinistra, le quali ormai sono superate.
"Il Pd si faccia promotore della costituzione di una coalizione per servire la nostra città - ha continuato
Gian Piero Scanu -.
Una coalizione civica che sia rigorosa nel suo programma avanzato e progressista. Vediamo chi ci sta! Una coalizione con molte donne, molti uomini, molti giovani che lavoreranno per questa città. Ci vuole un'alleanza ampia, con persone provenienti da sensibilità diverse. Non ho un nome per questa coalizione. Ho però un'idea di questa nuova coalizione che deve brillare, che deve profumare di pulizia, che deve essere capace di risolvere i problemi". Gian Piero Scanu ha chiuso il suo discorso con un accenno alla marginalizzazione del territorio olbiese. "
Esiste nei fatti un tentativo di marginalizzare Olbia - ha concluso
Scanu -
e la Gallura. Ma soprattutto Olbia. Vogliamo reagire".
