Migranti, cambia il modello d'accoglienza: l'isola si apre ai centri Sprar

Olbia, 01 maggio 2017 - L'accoglienza ai migranti sta lentamente cambiando forma: circa 50 comuni della Sardegna hanno manifestato interesse per l'apertura di centri Sprar, arrivando, per ora sulla carta, a più di duemila posti distribuiti in proporzione alla popolazione residente.

Molti i vantaggi dei centi Sprar e, in generale, del modello di micro accoglienza diffusa: i Comuni che aderiscono hanno la garanzia di un numero massimo di migranti da ospitare, cosa che con gli attuali Cas (centri di accoglienza straordinaria) non è possibile; a parte qualche caso isolato, i Cas sono un modello fallimentare per l'accoglienza, perché diventano troppo spesso "parcheggi" nei quali attendere di ricevere lo status di rifugiato, senza alcuna possibilità reale di integrazione.

Con l'apertura degli Sprar e con la micro accoglienza, invece, i Comuni ricevono finanziamenti dedicati e, collateralmente, si attivano circuiti lavorativi nuovi, considerata la necessità difigure come assistenti, mediatori, interpreti, insegnanti, psicologi per favorire l’inserimento degli ospiti: in un clima di tensione popolare molto alta, molti sindaci hanno già preso una direzione chiara.