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Nord Sardegna: in valigia carne e prodotti di dubbia provenienza

Scatta il sequestro

Nord Sardegna: in valigia carne e prodotti di dubbia provenienza
Nord Sardegna: in valigia carne e prodotti di dubbia provenienza
Olbia.it

Pubblicato il 06 March 2024 alle 15:00

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Alghero. Dieci chilogrammi di prodotti vegetali, quattro chilogrammi di talee e due chili di carne proveniente dalla Cina, sono stati sequestrati dai funzionari dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli (ADM) di Sassari in servizio presso la sede Operativa Territoriale di Alghero e dai militari della Guardia di Finanza, Compagnia di Alghero.

Nell’ambito della attività antifrode svolta presso la sala arrivi internazionale dell’Aeroporto “Riviera del Corallo”, i funzionari ADM e i Finanzieri - si legge in una nota - "hanno fermato e sottoposto a controllo due passeggeri provenienti dal Bangladesh che trasportavano nel bagaglio da stiva, 10 Kg di prodotti vegetali di varia natura, non identificabili, alcuni in cattivo stato di conservazione, privi di etichettatura, che ne attestasse l’origine, la specie e la relativa certificazione fitosanitaria. Nei confronti di un passeggero proveniente dalla Cina, via Roma Fiumicino, hanno invece proceduto al sequestro amministrativo cautelativo di Kg. 4 di vegetali e talee, presumibilmente canna da zucchero, 2 Kg. di carne avicola, privi di confezione e relativa certificazione sanitaria. I vegetali sottoposti a sequestro amministrativo, sono stati custoditi presso i depositi doganali dell’aeroporto di Alghero, in attesa delle analisi igienico-sanitarie del fitopatologo dell’Assessorato Agricoltura e Riforma Agropastorale della Regione Autonoma della Sardegna, in applicazione di quanto previsto dai Regolamenti (UE) n. 2016/2031 e n. 2017/625, per contrastare l’introduzione nel territorio dell’Unione Europea di organismi nocivi e di agenti patogeni infestanti per le specie autoctone. Per quanto riguarda la carne sequestrata, invece, questa sarà confiscata al fine dello smaltimento ai sensi del Reg. Delegato (UE) 2019/2122 e del Decreto del Ministero della Salute 10 marzo 2004", conclude la nota ADM.