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Cronaca

Olbia, ponte Isticcadeddu: sabato sit-in dei cittadini

Olbia, ponte Isticcadeddu: sabato sit-in dei cittadini
Olbia, ponte Isticcadeddu: sabato sit-in dei cittadini
Angela Galiberti

Pubblicato il 28 September 2016 alle 13:05

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Olbia, 28 Settembre 2016 - A un anno dalla seconda alluvione che ha colpito la Città di Olbia, il quartiere di Isticcadeddu e le frazioni limitrofe scendono in piazza per manifestare solidarietà nei confronti di tutti i cittadini e tutte le imprese che, da un anno, vivono una condizione di estremo disagio a causa della strada interrotta.

La manifestazione è organizzata dal Comitato "La strada del futuro passa dal Ponte di Isticcadeddu" e si svolgerà Sabato 01 Ottobre alle ore 11 di fronte al cantiere in Corso Vittorio Veneto. Il ponte venne abbattuto in occasione della seconda alluvione su ordinanza dell'allora sindaco Gianni Giovannelli. L'abbattimento si rese necessario per salvaguardare le case e le persone dalla seconda e dalla terza onda di piena.

La demolizione, in quel frangente, evitò ulteriori danni. Il problema è che, da allora, la strada è rimasta interrotta. Da quel primo Ottobre 2016, la struttura comunale ha lavorato senza sosta per elaborare il progetto del nuovo ponte e appaltare i lavori. Inizialmente, il ponte avrebbe dovuto essere pronto per l'estate, ma così non è stato a causa di una vena d'acqua scoperta proprio durante i primi carotaggi: una scoperta che ha rallentato tutta la procedura e costretto l'azienda a fare delle modifiche al progetto. Questi ritardi hanno provocato, oltre ai noti disagi, notevoli spese in più per ogni nucleo familiare.

I lavori sono comunque partiti e, se non ci saranno altri intoppi, il nuovo ponte dovrebbe essere pronto per le festività natalizie. Il sit-in è stato organizzato per i seguenti motivi:

  • per rimarcare i danni causati ai cittadini da un'opera incongrua;
  • per il modus operandi, causa prima delle lungaggini nella ricostruzione del ponte, perché non diventi modello per tutti i prossimi appalti realtivi al piano di sicurezza idrogeologica;
  • per il riscatto delle periferie cittadine, destinatarie di uguali doveri ma di pochi diritti;
  • per solidarietà ai nostri concittadini e alle imprese commerciali che da un anno sopportano il disagio.