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Olbia. Fasolino su Clea: occorre intervento deciso e veloce per i lavoratori

Olbia. Fasolino su Clea: occorre intervento deciso e veloce per i lavoratori
Olbia. Fasolino su Clea: occorre intervento deciso e veloce per i lavoratori
Olbia.it

Pubblicato il 20 January 2017 alle 16:59

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Olbia, 20Gennaio 2017 -La situazione dei 139 lavoratori dipendenti della Clea di Olbia che rischiano il posto di lavoro perché la società ha avviato le procedure per il licenziamento sono all’attenzione del Consiglio Regionale dopo che il consigliere Regionale Giuseppe Fasolino ha chiesto con una interrogazione al Presidente Pigliaru e all’Assessore Virginia Mura di verificare se vi siano le condizioni per evitare un ulteriore moria di posti di lavoro nell’isola.

«Occorre un intervento deciso e veloce– dichiara Fasolino – non ci possiamo permettere che un’azienda così importante lasci a casa tutte queste persone. La Regione deve fare tutto quanto è nelle sue possibilità per evitare un’altra grave emorragia lavorativa che rischia di trasformare quello che ora rappresenta un problema occupazionale in un grave problema sociale. Tutto questo in una città e in un territorio già provato dalla crisi di altre importanti aziende che, in questi anni, hanno drasticamente ridotto e rimodulato l’impiego di forza lavoro».

«Per questo– spiega il consigliere azzurro – ho chiesto che vengano adottati tutti i provvedimenti possibili per far siche l'ennesima opportunità lavorativa sarda non venga cancellata. La Clea rappresenta una importante realtà per la città di Olbia e per tutto il territorio della Gallura, nella sua struttura hanno trovato spazio, infatti, rilevanti quote di forza lavoro, molte delle quali in questi 40 anni sono crescite con il crescere dell’azienda e che oggi avrebbero non poche difficoltà a ricollocarsi sul mercato del lavoro».

«Nel rispetto dei piani aziendali e delle analisi imprenditoriali del Gruppo Iervolino– conclude Fasolino – serve l’impegno di tutti affinché si possano salvare quante più posizioni lavorative possibili anche mettendo in campo politiche incentivanti in grado di sostenere le aziende che restano/investono in Sardegna e che utilizzano le capacità lavorative locali perfino a fronte di una riduzione della produzione o un calo delle commesse».