Olbia, emergenza prostituzione: donne in vendita all'ombra di San Simplicio

Olbia, 27 giugno 2017 - Sono tornate alla luce della luna, le lucciole. Cariche di storie tremende, di sfruttatori, di clienti violenti - magari con mogli e bambini a carico. Sono tornate alla luce della luna dei lampioni e nessuno le vuole vedere, sentire o osservare: loro e quello sporco traffico di umanità che si portano dietro.

Fioccano in redazione le segnalazioni riguardanti il ritorno delle prostitute nelle strade olbiesi. Un problema, quello della prostituzione su strada, che Olbia aveva accantonato per qualche anno grazie a qualche ordinanza mirata che ha costretto "protettori" e prostitute a nascondersi negli appartamenti - spesso periferici - della città. Lontano dagli occhi, lontani dal cuore. Soprattutto lontano dalla coscienza. In questi anni, infatti, il problema dello sfruttamento delle donne nella prostituzione non era stato risolto: aveva solo cambiato palcoscenico, diventando più discreto.

Da qualche tempo, complice il limitato organico della Polizia Locale, i controlli sulle strade in notturna sono diminuiti in modo drastico e con l'assenza di controlli sono tornate alla luce dei lampioni le prostitute. L'orario di lavoro inizia poco dopo l'imbrunire: a partire dalle ore 22, le ragazze - la gran parte sono africane, quasi certamente vittime di tratta - escono dai loro rifugi e iniziano a lavorare nei punti di maggior traffico. Lo scopo è adescare quegli uomini desiderano comprare il corpo di una donna per farne ciò che vogliono, anche le cose più atroci e violente: perché con i soldi si compra il diritto di usare una persona come se valesse meno di un oggetto.

Via Roma e via Redipuglia sono le strade più gettonate, ma anche il centro storico ha il suo punto di adescamento: si tratta dell'incrocio tra via San Simplicio e via Brigata Sassari. All'ombra della Basilica di San Simplicio, le giovani ragazze cercano di guadagnare qualche soldo: un po' per sé e per la famiglia lasciata nel paese d'origine, molto per il protettore che coordina il business.

La prostituzione, lo sa bene chi abita nei punti di adescamento, non porta con sé decoro e tranquillità: per questo i cittadini chiedono al sindaco di Olbia, Settimo Nizzi, un intervento contro la prostituzione su strada.