Olbia, 16 Aprile 2015 - E' passato un anno e mezzo dall'alluvione del 18 Novembre 2013, ma il territorio di Olbia riporta ancora tante ferite non rimarginate. Non solo nell'animo delle persone e nelle case svuotate dall'onda di piena, ma anche nelle infrastrutture pubbliche primarie. A
Monte Pinu, montagna simbolo di Olbia, la striscia d'asfalto che si inerpica in pericolosa pendenza verso l'Alta Gallura è ancora interrotta. La voragine, che si è portata dietro
Bruno Fiore, la moglie
Sebastiana Brundu e
Maria Loriga, è ancora lì in tutto il suo
spettrale splendore. Testimonianza diretta e senza sconti della
furia della Natura sulle opere (forse malfatte, forse mal progettate - sarà il Tribunale di Tempio a stabilirlo) costruite dall'uomo. Da diverso tempo il Comune di Olbia, attraverso il sindaco
Gianni Giovannelli e l'assessore
Davide Bacciu (Lavori Pubblici), sta sollecitando una
riunione operativa con i soggetti principalmente coinvolti nella vicenda, ma la situazione è davvero
ingarbugliata. Il Comune all'inizio aveva ottenuto il rifacimento della strada dall'Anas con
1,7 milioni di euro con i quali avrebbe riparato i
compluvi danneggiati dal ciclone Cleopatra. In seguito, l'Anas si è impegnata a sistemare altri
6 compluvi mettendo sul piatto altri
10,5 milioni di euro. Sembrava fatta, ma la Regione ha chiesto la verifica su
altri 4 punti del tracciato. Un lavoro impegnativo che l'Anas stava comunque portando avanti. Infine la
mazzata finale: la Provincia di Olbia-Tempio ha segnalato che
altri 10 punti potrebbero aver bisogno di lavori. A questo punto, l'Anas - che ha in realtà il compito di riportare la situazione al
pre-alluvione e non di rifare tutto ex novo - si è giustamente fermata. Il problema è che quella strada non può rimanere così com'è e dunque il Comune sta sollecitando un incontro operativo. Questo stop alla messa in sicurezza della Olbia-Tempio sta creando notevoli problemi a chi, tutti i giorni, fa il pendolare tra la Bassa e l'Alta Gallura. Tra questi vi sono gli
avvocati che, necessariamente, devono andare al Tribunale di Tempio per ogni piccola cosa: atti, citazioni, documenti, udienze. "
Per noi questa è una vera tragedia - ha detto
Paola Gosamo, presidente dell'Ordine degli Avvocati della Provincia di Olbia-Tempio -.
Il tratto di strada che facciamo tutti i giorni è più pericoloso del precedente e tutte le volte che arriviamo a Tempio o ad Olbia ringraziamo che non sia successo niente. Questo blocco su Monte Pinu ci sta penalizzando tantissimo. La situazione è angosciante" La dottoressa Paola Gosamo non lesina le parole: per lei la questione non è economica, ma
personale. "
Sta sicuramente venendo fuori un cosiddetto danno emergente quantificabile in 250 euro in più al mese tra benzina, usura dell'auto e così via - ha sottolineato la presidente
Paola Gosamo -,
ma il danno inestibabile è quello personale. Siamo tutti angosciati e stressati a causa di questa strada alternativa. Come consiglio ci siamo insediati lo scorso 23 Marzo, ma stiamo già pensando a come affrontare la questione". E' probabile che, in tempi brevi, venga organizzata una
manifestazione ad hoc su questa problematica.