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Cronaca

Sbarca dall'aereo con vestiti contraffatti: denunciato

Sbarca dall'aereo con vestiti contraffatti: denunciato
Sbarca dall'aereo con vestiti contraffatti: denunciato
Olbia.it

Pubblicato il 30 August 2017 alle 11:51

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Cagliari, 30 agosto 2017 -Nel quadro del dispositivo coordinato per il contrasto ai traffici illeciti, le Fiamme gialle ed i funzionari dell’Agenzia delle dogane, in servizio presso lo scalo aeroportuale di Elmas, hanno scoperto e sequestrato 104 capi di abbigliamento e 2056 etichette, tutte finemente contraffatte e riferibili a marchi di lusso.

Sulla scorta della consolidata e sinergica azione di vigilanza che la Guardia di finanza e l’Agenzia delle dogane di Cagliari svolge per individuare le rotte internazionali lungo le quali si sviluppa la filiera del falso, anche presso l’aeroporto del capoluogo sardo sono state impiegate le tecniche di intelligence e di controllo già adottate in altri spazi doganali (quali quelli siti nei sedimi portuali). Un’attenta analisi di rischio ha così consentito di enucleare le informazioni necessarie ad individuare, tra i passeggeri in transito provenienti da altri paesi, quelli “operativamente più interessanti”, in base, ad esempio, all’aeroporto di partenza.

In questo contesto, è stato sottoposto a controllo un cittadino marocchino- G.S., classe 1988, residente nell’hinterland cagliaritano – in arrivo allo scalo “M. Mameli” con volo proveniente dal Marocco, con connection a Roma – Fiumicino. Durante l’ispezione del bagaglio trasportato, i funzionari della squadra operativa territoriale dell’ufficio delle dogane e i militari del 1° nucleo del Gruppo della guardia di finanza, hanno rinvenuto numerosi capi di abbigliamento e calzature, recanti i marchi di maisons di lusso, caratterizzati da un livello di contraffazione estremamente elevato, riconoscibili solo dopo accurata osservazione basata sul riscontro di precisi e specifici elementi distintivi ordinariamente di difficile riproduzione (ad esempio rivetti, impunture, dettagli dei marchi): sono stati così rinvenuti pantaloncini, jeans, t-shirt, calzature e occhiali brandizzati Fendi, Armani, Philippe Plein, Gucci e Calvin Klein, che, se immessi sul mercato, avrebbero fruttato circa 25.000 euro.

Inoltre sono state trovate 2056 etichette riproducenti i citati marchi, potenzialmente destinate a “griffare” capi di abbigliamento prodotti da terzi altrimenti “anonimi”. Alla richiesta della documentazione dei finanzieri e dei funzionari doganali, il soggetto fermato non e’ stato in grado di fornire idonea documentazione comprovante l’acquisto e l’originalità della merce, la quale a seguito di apposita attività peritale ad opera di responsabili delle società titolari dei marchi, à stata certificata quale contraffatta e quindi sottoposta a sequestro. L’autore dell’illecito è stato denunciato alla locale Autorità giudiziaria.