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Congresso Pd, parla Franco Marras: ignorate le delibere nazionali e regionali

Congresso Pd, parla Franco Marras: ignorate le delibere nazionali e regionali
Congresso Pd, parla Franco Marras: ignorate le delibere nazionali e regionali
Angela Galiberti

Pubblicato il 14 October 2014 alle 20:52

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Olbia, 14 Ottobre 2014 - Sul congresso del Partito Democratico olbiese è intervenuto sulla sua pagina Facebook Franco Marras, membro della segreteria regionale del Pd. Una nota, la sua, nella quale si dice senza giri di parole che il Pd di Olbia non ha rispettato le delibere nazionali e regionali del partito. Riportiamo integralmente la nota.
Sulle vicende di Olbia: Leggo sulla stampa odierna i resoconti della conferenza stampa tenuta ieri ad Olbia sulle vicende del congresso del Partito Democratico di quella città.Tralasciando tutta la parte relativa alle valutazioni politiche di Angela Corda che saranno discusse dal PD olbiese, rilevo alcune gravi "imprecisioni" sulla ricostruzione degli eventi e imperdonabili errori nella descrizione delle modalità regolamentari per lo svolgimento dei congressi. Nel virgolettato attribuito ad Ivana Russo si riporta del "rammarico per la mancata apertura ai non iscritti al voto per l'elezione del segretario provinciale". È grave, per non dire che è inaccettabile da parte di un candidato ad un ruolo dirigenziale nel partito, non sapere che l’apertura ai non iscritti non esiste nei regolamenti, in Gallura come in ogni altra parte d’Italia. Per statuto il segretario provinciale è eletto dagli iscritti. Dunque, rammarico sì ma solo per l’evidente carenza di informazioni regolamentari da parte di Ivana Russo. Sempre ad Ivana Russu sono attribuite dichiarazioni nelle quali afferma che "il tesseramento on line sarebbe stato aperto per 48 ore per consentire a non meglio precisati soggetti di iscriversi surrettiziamente". È appena il caso di far notare alla Russu che il tesseramento on line del PD sardo è aperto anche in questo momento, come potrà facilmente notare collegandosi al sito pdsardegna.it e che è così da tre anni. Io stesso da tre anni sono iscritto al PD sardo con questa modalità. Spiace, anche in questo caso, dover fornire delle precisazioni e dare informazioni che chi si propone per guidare a livello locale un partito dovrebbe conoscere perfettamente. Non entro nel merito delle altre presunte irregolarità, certo a valutare la conoscenza dei regolamenti dimostrata qualche dubbio di aver fatto confusione o interpretato in maniera arbitraria le norme o, per essere buoni aver fatto valutazioni in modo maldestro, può essere legittimo. Resta poi tutta la parte relativa alle dichiarazioni della segretaria uscente Angela Corda, che continua a sostenere l'insostenibile e a negare la realtà dei fatti così come si sono svolti, oltre ad arrogarsi il diritto di attribuire o disconoscere titolo e ruolo, non si capisce dall’alto di quale autorità ricoperta. Il dato incontrovertibile è che è stato deliberatamente ignorato il disposto delle commissioni regionali e nazionali di garanzia che ammettevano alla partecipazione tutti gli iscritti compresi quelli online. Di conseguenza, avendo alterato la platea congressuale, impedendo a centinaia di persone di esercitare il loro diritto al voto, il congresso è stato bloccato e dichiarato nullo. Con buona pace di chi domenica mattina ha dato dimostrazione di arroganza e protervia. È solo per il senso di appartenenza di chi domenica davanti agli obiettivi di telefonini e telecamere è stato evidentemente minacciato e aggredito, a partire dal presidente della commissione per il congresso per finire al segretario regionale, che questa vicenda politica non si sia trasformata in vicenda giudiziaria.