Villa sequestrata: indagato il sindaco Nizzi

Olbia, 23 ottobre 2019 - Sono due i reati ipotizzati dalla Procura della Repubblica di Tempio Pausania che hanno portato al sequestro preventivo della villa del sindaco di Olbia, Settimo Nizzi: abuso edilizio e falso.

Il presunto abuso riguarda la villa di Golfo Aranci balzata agli onori delle cronache lo scorso agosto a causa della nota vicenda relativa alla fornitura di acqua targata Aspo.

La villa golfarancina è stata sequestrata preventivamente nei giorni scorsi dal Corpo Forestale.

Stando alle prime indiscrezioni rimbalzate su l'Unione Sarda e la Nuova, al centro dell'indagine vi sarebbero tre aspetti: un presunto cambio di destinazione d'uso della cantina seminterrata, l'inizio dei lavori che sarebbe avvenuto oltre i termini e un presunto rischio idrogeologico dell'area.

Gli indagati, oltre al sindaco Nizzi in qualità di committente, sarebbero il titolare dell'azienda che ha eseguito i lavori, il direttore del cantiere e il progettista. La Forestale starebbe valutando la posizione di una quarta persona.

La difesa del sindaco Nizzi, seguita dagli avvocati Leonardo Salvemini e Sergio Deiana, ha già prodotto una memoria difensiva e si appellerà al Tribunale del Riesame per il dissequestro.

Nizzi, dal canto suo, ai microfoni di Olbianova ha spiegato le sue ragioni e ha dichiarato che tutti i lavori compiuti nella villa sono in regola.

"Sto vivendo un incubo da una settimana a questa parte per la leggerezza con cui sono stati rilevati fatti da parte dei funzionari della Forestale. Soprattutto per il fatto che quanto detto non corrisponde alla verità. Penso che il procuratore e lo stesso giudice siano stati tratti in inganno da come sono state presentate le cose", ha detto il sindaco Nizzi.

Uno dei presunti appunti mossi riguarda il rischio idrogeologico dell'area in cui è stata edificata la villa di Nizzi così come altri edifici.

Il PAI (Piano di Assetto Idrogeologico) presente sul Geoportale regionale indica nell'area in questione due corsi d'acqua che confluiscono a valle, fino ad arrivare a Terrata dove diventano Riu Capittu.

L'area in questione è stata oggetto, anni addietro, di una grande lottizzazione grazie alla quale è stato costruito un grosso complesso turistico composto da graziose villette accompagnate da una trentina di piscine.