Vigili del Fuoco: aumentano gli interventi, ma l’organico e' lo stesso da vent’anni

Sicurezza e pronto intervento, due questioni che viaggiano sullo stesso binario, morto. L’organico ridotto, la mancanza di un commissariato efficiente e i cospicui tagli, attuati dall’esecutivo centrale, obbligano le forze di Polizia all’inadeguatezza nel fronteggiare l’emergenza criminalità. Per quanto riguarda il pronto intervento dei Vigili del Fuoco, la situazione rimane pressoché invariata. La Gallura, ogni estate, balza agli onori delle cronache non soltanto grazie alle scorribande smeralde dei vip o presunti tali. Gli incendi estivi, anche se in calo rispetto agli anni scorsi, continuano a spaurire le vacanze dei turisti e il vivere quotidiano dei galluresi. Ma questa non è una problematica circoscrivibile solamente nei tre mesi estivi. Quella dei Vigili del Fuoco galluresi è un’ emergenza che potrebbe causare il collasso dell’intero sistema di pronto intervento.

UN PROBLEMA PER TUTTO L’ANNO – Le sedi dei Vigili del Fuoco di Olbia, di La Maddalena, di Tempio e di Arzachena, nonostante la nascita della Provincia Olbia – Tempio, fanno ancora parte del comando Provinciale di Sassari. Una condizione che non ha favorito la crescita della componente dei pompieri. Per fare un esempio, il distaccamento di Olbia conta le stesse unità di vent’anni fa. Gli interventi, dagli anni Novanta a oggi, sono però aumentati da 1.100 a 1.800 l’anno. Fattore causato soprattutto dalla crescita demografica e strutturale del territorio. Una crescita, però, non supportata dall’innalzamento di categoria della sede di Olbia. La situazione è aggravata, inoltre, dal costante supporto che il distaccamento olbiese deve prestare a quello di Arzachena che, con soli tre uomini, non raggiunge il numero minimo di componenti per squadra, pari a cinque unità. Condizione che, spesso, non consente ai Vigili del Fuoco di intervenire contemporaneamente in più zone dell’intero territorio. Secondo il “Patto per il Soccorso”, i Vigili del Fuoco dovrebbero garantire il proprio intervento nel giro di 20 minuti. La situazione che affligge il contesto gallurese, invece, obbliga i pompieri di Olbia nel raggiungere località, come quella di Palau, distanti anche 45 minuti, non rispettando quindi i tempi previsti dal suddetto Patto.