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Via Conca Onica è ancora una discarica (che cresce)

Dopo la pulizia, tutto è tornato quasi come prima

Via Conca Onica è ancora una discarica (che cresce)
Via Conca Onica è ancora una discarica (che cresce)
Angela Galiberti

Pubblicato il 13 September 2021 alle 07:00

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Olbia. Se c'è una cosa che abbiamo imparato in questi ultimi anni, in particolare gli ultimi cinque, è che i lanciatori di sacchetti - ovvero coloro che non vogliono fare la raccolta differenziata e buttano la loro spazzatura nell'ambiente - non si fermano davanti a nulla e sono straordinariamente abitudinari. Scelgono un posto, lo eleggono a "cassonetto" e lo trasformano in discarica. Se poi questo posto viene pulito, tanto meglio: ci tornano con più gusto. Quando è scoppiato il caos "Sa Corroncedda", trasformata (non si sa come) in una maxi discarica, il Comune di Olbia aveva organizzato delle pulizie mirate nella complanare via Conca Onica, anch'essa usata come discarica. A due anni dagli esposti del comitato "Salute Ambiente Legalità", via Conca Onica è punto e a capo: non solo la spazzatura segnalata agli organi competenti non è stata portata via (dopo la pulizia, ovviamente, i lanciatori sono tornati), ma la spazzatura continua ad aumentare,

Qualche giorno fa siamo tornati sul posto per verificare la situazione: purtroppo abbiamo dovuto constatare che la parte finale di via Conca Onica, quella che si trova sotto la quattro corsie Olbia-Sassari, è sempre la solita "latrina": i rifiuti abbandonati sono di ogni genere e fattura, dai resti di cibo a materiale potenzialmente inquinante, passando per inerti, guaine aperte di fili elettrici senza più il rame, condizionatori dismessi, flaconi di dubbie sostanze, bidoni e così via.

Gli strati di spazzatura si smiuzzano e si confondono: sotto quelli più vecchi, danneggiati dalle intemperie e dagli elementi, sopra quelli più recenti. Gli abbandoni sono continui e mirati, come se ci trovassimo di fronte a una discarica autorizzata come Spiritu Santu e non a un luogo pubblico in cui dovrebbe dominare la natura con la sua indomita bellezza. 

I rifiuti non sono abbandonati solo ed esclusivamente sul ciglio della strada: c'è chi si impegna e si addentra nella macchia per "nascondere" il corpo del reato, o più semplicemente per trovare spazio.

La domanda è sempre una sola: cosa ci vuole a mettere delle fototrappole per incastrare questi incivili? Dove sono i risultati delle attività del Comune di Olbia? E soprattutto, ma questa è una domanda che avrà risposta solo a tempo debito: che piega stanno prendendo le indagini della Procura di Tempio su Sa Corroncedda alle quali partecipa la Direzione distrettuale antimafia?