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Cronaca

Vertenza Meridiana, tavolo ministeriale convocato. Intanto i dipendenti criticano l'azienda

Vertenza Meridiana, tavolo ministeriale convocato. Intanto i dipendenti criticano l'azienda
Vertenza Meridiana, tavolo ministeriale convocato. Intanto i dipendenti criticano l'azienda
Angela Galiberti

Pubblicato il 20 September 2014 alle 15:46

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Olbia, 20 Settembre 2014 - Nuovo passo in avanti per la Vertenza Meridiana. Il tavolo istituzionale dedicato al vettore sardo è stato convocato per martedì 23 Settembre presso il Ministero del Lavoro a Roma. All'incontro, oltrei ai Ministri del Lavoro e delle Infrastrutture, parteciperanno anche le parti sociali e la società Meridiana. "Ringraziamo il Governo per aver risposto in tempi rapidi alla nostra richiesta - ha affermato l'assessore regionale al Lavoro, Virginia Mura - adesso occorre lavorare perché si trovi al più presto una soluzione alla vertenza. Se attuati i licenziamenti annunciati creerebbero gravi ripercussioni sociali in Sardegna". Mentre la politica - forse con un po' di ritardo - cerca di fare il suo, i dipendenti Meridiana criticano la loro azienda per le decisioni prese sino ad oggi. "Nonostante tutto, e le ingenti somme versate dal fondo Akfed - del Principe AG Khan, Meridiana è in rosso. Qual è il vero problema? Non è il costo del lavoro, ma l'incapacità certificata dalle perdite di questo management di aggredire il mercato scegliendo nuove e redditizie rotte, secondo i trend del settore - si legge in un comunicato stampa firmato dai dipendenti -. Bisogna dirlo chiaro e tondo che sono stati proprio i dipendenti, in questi ultimi 4 anni, a fare i sacrifici maggiori vedendosi decurtati gli stipendi fin del 30% ed aumentata la flessibilità e la produttività a dismisura. Ed ora l'epilogo. Troppo facile e comodo lasciare che a pagare il conto salato dell'incapacità altrui siano ancora una volta 1600 dipendenti su 1742. Numeri che fanno rabbrividire, è una pulizia etnica in grande stile, una macelleria sociale che si svolge sotto gli occhi chiusi o distratti di tutti, Istituzioni e Procure in primis. É notizia di questi giorni di un nuovo esposto presentato in procura dalle OO.SS. Per truffa ai danni dello Stato. Noi aspettiamo, fiduciosi. 1600 persone, 1600 famiglie già da 4 anni in Cassa Integrazione. La prospettiva? Forse, altrettanti anni di mobilità, a carico della collettività. 1600 persone che avrebbero potuto continuare a fare il proprio lavoro, se solo non si fosse trasferito altrove. Ora sono le Istituzioni a doversi far carico di questo disastro. Ora sarà il Ministro Lupi a dover pretendere da questo management un serio piano di rilancio e la salvaguardia dei posti di lavoro, ora dovrà essere lui a garantire la correttezza e la giustizia di tutto ciò che si andrà a decidere. Lotteremo fino alla fine perché SIA CHIARO A TUTTI che i colpevoli di questo sfacelo non siamo noi, e neanche chi deve pagare. Noi vogliamo SOLO LAVORARE, e non rimanere fantocci a carico della collettività".