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Cronaca

Un'estate al mare..da dimenticare

Un'estate al mare..da dimenticare
Un'estate al mare..da dimenticare
Olbia.it

Pubblicato il 03 October 2011 alle 06:53

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L’autunno è una stagione di transizione che in genere suggerisce riflessioni e considerazioni. Si cominciano a fare dei bilanci, per esempio, sulla stagione estiva appena trascorsa. Un’estate poco magnanima con l’economia locale. Il calo di turisti è stato percepito da tutti, commercianti e cittadini, che hanno visto la propria città svuotarsi sin dalla fine di Agosto. E mentre in altre comuni ad alta vocazione turistica come Alghero la crisi si è sentita pochissimo, i prezzi abbastanza ragionevoli e un calendario ricchissimo di eventi sono stati un mix vincente da parte dell’Amministrazione comunale guidata da Marco Tedde, ad Olbia rimane invece solo un senso di vuoto e tanta amarezza. La città catalana ha saputo sfruttare al meglio le sue potenzialità, garantendo ai visitatori servizi per tutti i mesi estivi e non solo. Il turismo ad Alghero infatti è presente tutto l’anno, durante l’inverno certamente diminuisce, ma la città non smette di vivere. Per Olbia invece non si può dire la stessa cosa. Poca affluenza turistica, disservizi e scaricamenti di colpe a destra e a manca. Eravamo già partiti male ad inizio estate, quando si dovevano decidere le sorti degli eventi e manifestazioni ludiche cittadine. Avvisi e bandi, titubanze e dietro front, e poi la scelta da parte dell’amministrazione di assumersi il difficile compito di “programmare” ciò che rimaneva dell’estate olbiese. Ma niente da fare. Sicuramente la crisi non ha contribuito, si parla, per esempio, di 500 mila passeggeri in meno transitati all’Isola Bianca, ma a quei pochi avventurosi turisti, che nonostante il caro prezzi e il crollo dell’economia globale, hanno comunque deciso di trascorrere le proprie vacanze ad Olbia, cosa è stato offerto? La risposta la suggeriscono i dati. Mai come quest’anno si è registrata una stagione così negativa, albergatori e piccoli commercianti disperati si chiedono come poter affrontare i lunghi mesi invernali. E come i protagonisti di “En attendant Godot”, aspetteranno di sapere se l’inverno riserverà loro qualche sorpresa, positiva naturalmente.