Thursday, 28 March 2024

Informazione dal 1999

Cronaca

Una gita in kayak a Capo Testa finisce con un appello: #trashtag #bastaunabusta

Una gita in kayak a Capo Testa finisce con un appello: #trashtag #bastaunabusta
Una gita in kayak a Capo Testa finisce con un appello: #trashtag #bastaunabusta
Patrizia Anziani

Pubblicato il 31 March 2019 alle 16:25

condividi articolo:

Santa Teresa Gallura, 31 marzo 2019- Una passeggiata in solitaria con il proprio kayak in direzione Capo Testa finisce in un modo del tutto imprevisto. È successo ad un giovane, Tore Addis, che avvilito dalla visione di tutta la plastica sparsa lungo quella zona costiera di Santa Teresa Gallura, alla fine ha deciso di interrompere la sua passeggiata a remi per fermarsi nella caletta proprio sotto il faro per raccogliere con una bustona che porta sempre con sé più di 15 kg di rifiutida conferire in luoghi decisamente più adatti.

"Non voglio e non amo fare il moralista - scrive sul proprio profilo in modalità pubblica- ma questo scempio può e deve finire, basta una semplice busta oltre alla voglia di stare in mezzo alla natura... In poco più di 5 metri quadrati ho levato più di 15 kg di plastiche e gomme di tutti i generi.. non fanno parte del mare, né della natura e lasciarli fermi facendo finta di niente non ci porterà da nessuna parte, anzi... il conto alla rovescia, e ahimè iniziato da tempo ed è ora di fare qualcosa.#bastapoco#bastaunabusta#trashtag#nature

"Io non accuso nessun singolo, ci mancherebbe,- continua Tore Addis- ma se continuiamo a tenere gli occhi chiusi, la situazione sarà disastrosa. È inutile essere indignati per la morte del cetaceo rinvenuto in Costa Smeralda, esattamente a causa di quello che mi galleggiava davanti oggi, se si continua a rimanere con le mani in mano non cambierà niente. Basta veramente una busta! Oltre al buon senso"

È vero, a volte basterebbe veramente poco, come afferma Tore Addis basterebbe un sacchetto di plastica biodegradabile da riempire e riportare a casa, per far sì che non finisca in mare e venga scambiato erroneamente per cibo. Il cetaceo morto a Cala Romantica, portava dentro di sé un'altra gracile vita. Due vite spezzate che speriamo non siano morte invano.