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Cronaca

Turismo e disabilità: Olbia si prepara al Primo Forum sul Turismo Accessibile

Turismo e disabilità: Olbia si prepara al Primo Forum sul Turismo Accessibile
Turismo e disabilità: Olbia si prepara al Primo Forum sul Turismo Accessibile
Angela Galiberti

Pubblicato il 18 July 2016 alle 18:34

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Olbia, 18 Luglio 2016 - Turismo attivo, turismo religioso, turismo balneare, ma anche turismo accessibile a tutti, soprattutto alle persone con disabilità. Olbia si candida a diventare regina (anche) del turismo accessibile e lo fa attraverso il Primo Forum Disabilità e Turismo che si svolgerà a Olbia il prossimo 8 Ottobre.

La prima riunione operativa si è svolta questa mattina. I protagonisti del progetto sono i seguenti: il Comune di Olbia (Assessorato al Turismo guidato da Marco Balata e Assessorato alle Politiche Sociali guidato da Patrizia Bigi), Associazione SensibilMente Onlus, Confcommercio Gallura, Federalberghi, Geasar, Università di Sassari (Facoltà del Turismo).

"Il Turismo accessibile è la massima espressione di civiltà e rappresenta un indubbia attrattiva - moderna e attuale per riportare in alto l'immagine del turismo - ha detto Marco Balata, assessore al Turismo, a margine del primo incontro di questa mattina -.È oggi indispensabile garantire l'accesso a tutti i cittadini; l'accessibilità, ossia l'assenza di barriere architettoniche, culturali e sensoriali, è la condizione indispensabile per consentire la fruizione del patrimonio turistico di tuttala Sardegna".

Tanti i temi da affrontare e risolvere per rendere Olbia una città attrattiva per tutti, persone con disabilità comprese. Bisogna abbattere le barriere architettoniche nel centro storico, ma bisogna rendere anche accessibili anche i principali monumenti storici e archeologici. Non solo: bisogna adeguare le strutture alberghiere ove necessario. E non dobbiamo dimenticare le spiagge, dove - attualmente - spesso mancano non solo le passerelle per i disabili, ma persino i bagni pubblici. Olbia, dunque, deve fare un grande lavoro di restyling: non solo urbanistico, ma anche di mentalità.

Una città accessibile a tutti è una città civile, ma è anche una città capace di esprimersi in modo vincente in ogni settore economico poiché capace di assecondare ogni esigenza del mercato. Il Turismo Accessibile coinvolge in Italia il 16,4% delle famiglie, vale a dire circa 10 milioni di persone (fonte: Rivelazioni Doxa anno 2015). I turisti con esigenze speciali potrebbero portare a un impatto economico sul Pil di 11,7 miliardi di euro e un giro d'affari stimato in 27,8 miliardi di euro. Il turista tipo di questo mercato si muove spesso (in bassa stagione soprattutto) e ha un alto tasso di fidelizzazione.

Si tratta di una fetta di mercato molto interessante e anche molto composita. Il turista con esigenze speciali, infatti, non è solo il turista con una disabilità motoria. In questa categoria rientrano tutti coloro che hanno esigenze particolari e che scelgono il luogo di villeggiatura in basequeste. Quindi rientrano nella categoria gli anziani, le famiglie numerose, le famiglie con bambini piccolissimi, i celiaci, coloro che hanno intolleranze o allergie alimentari, le persone che soffrono di malattie croniche, coloro che hanno difficoltà sensoriali, le famiglie che viaggiano con gli animali al seguito, nonché vegetariani e vegani.

Insomma, ci sono tante fette di mercato nel Settore Turistico e per attrarletutte bisogna solo essere in grado di accoglierle nel miglior modo possibile, rispettando le esigenze di tutti. Per far questo serve, però, la giusta informazione e la volontà politica: ecco perché Olbia ospiterà il Primo Forum sul Turismo Accessibile. Un primo segnale importante che porterà a Olbia ad ampliare ulteriormente la sua offerta turistica.