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Cronaca

Tribunale Tempio. Il Comitato olbiese: "si difende l'indifendibile"

Tribunale Tempio. Il Comitato olbiese:
Tribunale Tempio. Il Comitato olbiese:
Olbia.it

Pubblicato il 26 September 2017 alle 12:22

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Olbia, 26 settembre 2017 - L'interrogazione sul Tribunale di Tempio firmata dall'onorevole piddino Roberto Giacchetti fa discutere. Secondo il Comitato per l'istituzione del Tribunale a Olbia, coordinato dall'avvocato Ciriaco Pileri, all'onorevole Giacchetti non sarebbero state presentate le vere ed effettive difficoltà del presidio giudiziario.

"Si consenta una presa di posizione del ComitatoCivico per l'Istituzione del Tribunale di Olbia, da anni impegnato nella difficile battaglia per dotare la Galluracostiera del servizio giustizia, oggi ancora sotteso a logiche di partito e comunque distante, troppo distante,dall'utenza - si legge in una nota stampa del Comitato -.Ci si riferisce al fatto che la visita estiva del Vice Presidente della Camera, On.Le Roberto Giacchetti, èavvenuta presso il Tribunale di Tempio in circostanze di tempo volte all'esclusione di eventualicontraddittori, ivi compreso il Consiglio Dell'Ordine degli Avvocati, ossia di lunedì 24 luglio alle ore 14,30quando, notoriamente, non vi sono più udienze in corso e la omponente umana non di Tempio Pausaniasta percorrendo la strada del rientro".

Il comitato, coordinato da Pileri, è molto critico: "L'infelice e strumentale scelta di rappresentare all'On.Le Giacchetti una situazione parziale e scollegata daireali problemi che il Tribunale collocato a Tempio Pausania comporta, è giunta dal medesimo PartitoDemocratico che, invece, in varie occasioni a nome dei maggiori referenti, ha chiaramente e finalmentecompreso che la rivendicazione di questo Comitato e per esso della collettività, fosse basata su criteri dilogicità e buona amministrazione".

Secondo il Comitato, nell'interrogazione "non si dà minimamente conto di tutte le problematiche che i cittadini non di Tempio, chechiedono giustizia, ossia il 75 %, devono affrontare per mendicarne una qualunque forma.Non è stato rappresentato all'onorevole di turno che la stragrande maggioranza del contenzioso vengadalla fascia costiera, Olbia in prima linea, così come non si è detto della soppressione della Sede Distaccata di Olbia nel 2012, nè che la costante penuria di magistrati è dovuta al fatto che il Tribunale sia in una sededisagiata, dalla quale andar via alla prima occasione, vedi i trasferimenti in corso".

Secondo il Comitato, ancora una volta "Si è scelto, invece, come si fatto nel passato, di difendere l'indifendibile, che importa se a danno di qualcunaltro, questa è la vera unità della Gallura?Si tratta, invece, di una precisa scelta, figlia delle logiche politiche di una Gallura per convenienza unita, una"Gallura Elettorale" insomma.Ben si comprendono, sotto quest'ottica, i vari tentativi di ricondurre il problema giustizia a sterili battagliedi campanile, rivendicazioni della classe forense etc. etc., piuttosto che affrontare di petto la questione.La nostra rivendicazione di istituire il Tribunale nella città di Olbia, che paradossalmente viene sempreaccolta con interesse dell'apparato tecnico ministeriale, è sicuramente in controtendenza rispetto ai collegielettorali ma proprio per questo genuina e rivolta a quella Gallura che negli ultimi '50 anni è cambiata e,non dimentichiamolo, funge da traino per l'intera isola.Forse l'On.Le Giacchetti tutto questo doveva saperlo!".