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Cronaca

Trasporto aereo: nuove linee guida per continuità territoriale e traffico internazionale

Trasporto aereo: nuove linee guida per continuità territoriale e traffico internazionale
Trasporto aereo: nuove linee guida per continuità territoriale e traffico internazionale
Olbia.it

Pubblicato il 30 June 2016 alle 16:27

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Cagliari, 03 Luglio2016 - Le linee guida dei nuovi modelli di continuità territoriale aerea e del sostegno al traffico internazionale sono state presentate oggi dall’assessore dei Trasporti Massimo Deiana con il vicepresidente Raffaele Paci. “È un atto di indirizzo strategico che individua le caratteristiche degli interventi e l’ammontare delle risorse economiche - dice Deiana - tenendo particolarmente conto delle forti criticità riscontrate nell’applicazione del vigente regime”. Il provvedimento varato dall’esecutivo delinea i tre nuovi progetti, relativi all’imposizione degli oneri di servizio pubblico per la CT1, la continuità minore e le rotte europee. Nel primo e nel secondo caso la proposta dovrà essere sottoposta all’approvazione della conferenza di servizi con Enac e Ministero dei Trasporti; per la CT2 si dovrà procedere anche all’esame preventivo della Commissione europea. Per i voli internazionali è predisposto un Disegno di legge nel rispetto degli esiti dell’indagine tuttora aperta a Bruxelles sulla legge regionale 10 del 2010.

Massima attenzione della Giunta Pigliaru. "L'attenzione della Giunta sulla continuità territoriale è massima e sono costanti le interlocuzioni con il Governo per ottenere quanto ci spetta", spiega il vicepresidente della Regione Raffaele Paci. "Siamo ben consapevoli - aggiunge - che ci sono diverse criticità e lavoriamo costantemente per superarle e in modo da garantire un servizio essenziale per i sardi e per chi vuole venire in Sardegna, favorendo così l'allargamento del mercato turistico. Quello dei trasporti è un tema strategico e un elemento centrale del patto con il Governo, al quale abbiamo fatto presente tutte le difficoltà che quotidianamente devono superare i sardi che, pur vivendo in un'isola, devono avere gli stessi diritti alla mobilità degli altri cittadini italiani. Il Governo si è impegnato a contribuire sistematicamente ai costi della nostra continuità territoriale, a novembre scorso ha stanziato i primi 30 milioni per il 2016, confermando l'intenzione di trasformare lo stanziamento annuale in stanziamento pluriennale all'interno del Patto per la Sardegna. Continuiamo in questa direzione, convinti che il riconoscimento del diritto alla mobilità, e quindi di una migliore qualità della vita dei sardi, sia un tema centrale per il lavoro della Giunta Pigliaru". CT1. Una tariffa massima agevolata, corrispondente ai livelli attuali, unica per tutti i passeggeri, dovrà essere applicata per dodici mesi all’anno senza alcuna discriminazione basata sulla residenza e sulla nazionalità. Potranno essere previste ulteriori tariffe diversificate per distribuire in maniera più omogenea la domanda sull’offerta disponibile, nonché rivisitate alcune regole tariffarie che si sono prestate ad abusi. La tipologia di aerei, la frequenza, l’offerta di posti giornaliera e il coefficiente di riempimento, dovranno essere compatibili con la domanda storica e con le proiezioni di crescita. “Il nuovo progetto di CT1 - spiega Deiana - dovrà garantire la massima apertura al mercato e la massima concorrenza, evitando discriminazioni tra i vettori comunitari interessati”. Il regime di continuità territoriale principale sarà sempre applicato ai collegamenti fra Cagliari, Alghero e Olbia con Fiumicino e Linate. Il finanziamento complessivo per quattro anni (fine ottobre 2017 - fine ottobre 2021) sarà di 66 milioni di euro all’anno, dei quali 46 a valere sul bilancio della Regione e 20 sui fondi di provenienza statale. CT2. Sarà applicata sulle rotte nazionali da Cagliari, Alghero e Olbia. L’obiettivo è garantire una sufficiente copertura delle destinazioni nelle quali si concentra maggiormente la domanda e per questo è in corso una approfondita analisi dei flussi di traffico. Gli oneri non prevedono un regime di monopolio, questo l’aspetto innovativo rispetto al passato. ll nuovo modello, salvaguardando il libero mercato, consente di integrare e migliorare le condizioni di trasporto dei sardi garantendo nello stesso tempo ai vettori che non volessero accettare gli oneri di servizio pubblico di continuare a operare. La nuova CT2 si basa dunque sulla libera accettazione di minimi oneri di servizio con una compensazione economica attribuita in seguito a gara pubblica. Ciascun collegamento deve consentire di effettuare il volo di andata e di ritorno in giornata garantendo un’adeguata permanenza nella città di destinazione e deve avere almeno cinque frequenze settimanali per tutto l’anno. Anche in questo caso i posti offerti dovranno essere compatibili con la domanda storica e con le prospettive di crescita. Le risorse messe in campo ammontano a 11,5 milioni di euro all’anno per quattro anni. “I collegamenti aerei con gli scali minori sono oggi ampiamente esercitati da compagnie che operano in regime di libero mercato - dice l’assessore - ma non su tutte le rotte è garantita l’operatività annuale e una frequenza adeguata: per questo abbiamo ipotizzato il nuovo sistema, che deve tenere doverosamente conto dei vincoli imposti in materia a livello nazionale e comunitario”. Collegamenti internazionali. I tre aeroporti sardi potranno beneficiare di risorse in quantità inversamente proporzionale ai volumi di traffico internazionale registrati nel biennio 2014-2016, quali interventi di aiuto al funzionamento per il finanziamento dell’attività. Gli aeroporti potranno a loro volta utilizzare tali risorse mediante accordi commerciali con le compagnie, ispirati al principio dell’investitore in economia di mercato, mediante procedure aperte, trasparenti e non discriminatorie, finalizzati a promuovere il traffico aereo con i principali mercati obiettivo strategici individuati dalla Regione. L’intervento quadriennale sarà finanziato con 10 milioni di euro all’anno. “Le politiche di incentivazione sono in grado di determinare effetti largamente positivi sia dal punto di vista delle opportunità di mobilità dei sardi, sia dal punto di vista del ritorno economico nel contesto produttivo regionale”, conclude Massimo Deiana.