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Tempio Pausania: Messa da Requiem nella Cattedrale

Tempio Pausania: Messa da Requiem nella Cattedrale
Tempio Pausania: Messa da Requiem nella Cattedrale
Olbia.it

Pubblicato il 24 March 2017 alle 12:36

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Tempio Pausania, 25 Marzo 2016 - Mercoledì 29 marzo la città di Tempio vivrà un evento culturale di rara intensità. Nella cornice suggestiva della Cattedrale una compagine di oltre 120 musicisti darà vita alle note immortali di Giuseppe Verdi eseguendo la monumentale Messa da Requiem.

Il Requiem, frutto maturo del compositore di Busseto, fu presentato per la prima volta nella Chiesa di S. Marco a Milano il 22 Maggio 1874, in occasione del primo anniversario della morte di Alessandro Manzoni, per il quale Verdi nutriva un’autentica venerazione. Fu proprio la morte di quest’ultimo, che gli causò una profonda emozione e un sincero dolore, a spingere Verdi a completare un progetto di musica sacra che egli stava maturando già da diversi anni.

A fornire l’occasione per la ripresa gallurese di quest’opera è stata la convergenza di diversi fattori favorevoli: anzitutto il desiderio e la disponibilità del Maestro Massimiliano Murrali, i cui genitori sono tempiesi, di scommettere ancora una volta su Tempio e sulla Gallura, luogo fecondo su cui investire attraverso la grande musica. Murrali, pianista e direttore d’orchestra, è presente regolarmente sulle scene concertistiche internazionali, ed è attualmente in organico presso la Bayerische Staatsoper di Monaco di Baviera.

Su suo interessamento, la statunitense REC Music Foundation, presieduta da Robert Ellis Crawford, che si occupa proprio di promuovere la cultura musicale in realtà di antica tradizione ma bisognose di rivitalizzazione, si è resa disponibile a finanziare in massima parte questo evento.

Infine, il Vescovo della Diocesi gallurese, Mons. Sebastiano Sanguinetti, ha sposato il progetto e si è fatto carico di coprire parte delle spese e delle necessità logistiche, facendosi intermediario con altri sponsor, come in particolare la Meridiana, e mettendo a disposizione la prestigiosa cornice della Cattedrale.

Il Vescovo Sanguinetti, è convinto che sia compito della Chiesa anche quello di «favorire la vita culturale del territorio», in particolare dischiudendo «i tesori dell’arte cristiana, a cui appartengono non solo gli edifici e le suppellettili del culto, ma anche la musica sacra». Del resto lo stesso Verdi pose il suo genio al servizio delle antiche parole della liturgia funebre cattolica, affascinato dal testo sacro e dalla drammatica Sequenza di Tommaso da Celano, e confrontandosi espressamente con la grande tradizione della musica polifonica rinascimentale.

L’evento del 29 marzo, oltre a costituire un evento imperdibile per tutti gli amanti della musica, è anche un’ottima occasione di promozione della solidarietà. Infatti, in accordo con la REC Music Foundation, il concerto intende sensibilizzare la popolazione verso il lavoro della ricerca medica per combattere e prevenire l’Ictus Cerebrale. A tal fine in Cattedrale verrà presentato al pubblico del materiale informativo, e rivolgerà un breve saluto ai presenti prima del concerto il prof. Domenico Inzitari, presidente del comitato scientifico della Federazione ALICE Italia, Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale.

In occasione del Requiem la cittadina gallurese vedrà la presenza di numerose personalità di livello internazionale. Oltre allo stesso presidente della REC Music Foundation R.E. Crawford e al Dott. Inzitari, anche i quattro solisti (Soprano, Contralto, Tenore e Basso) che affronteranno l’affascinante ed impegnativa partitura, sono tutti di altissimo profilo. In particolare saranno presenti Eleni Matos, mezzosoprano statunitense di origine greca, che svolge una brillante carriera nei maggiori teatri di tutto il mondo, e che ha già cantato il Requiem di Verdi durante l’esecuzione commemorativa di Maria Callas all’Acropoli di Atene, nonché il celebre basso Giacomo Prestia, fiorentino: uno dei maggiori interpreti verdiani attuali. Di lui ricordiamo, tra gli impegni recenti, Aida con L’Accademia Nazionale di Santa Cecilia diretta da Antonio Pappano e il don Carlos all’opera di Berlino.

Oltre a tutti questi motivi di interesse, aggiungiamo che il Concerto del 29 Marzo è anche un ottimo esempio di sinergia e buona volontà da parte di tante persone del territorio: non solo da Tempio, ma anche dalla Gallura e da tutto il Nord Sardegna. Infatti, sia la sua ideazione, da parte di Massimiliano Murrali, sia in buona parte la sua realizzazione, si devono all’impegno e alla disponibilità di tante intelligenze locali, che hanno unito le forze per elevare questo monumento musicale. Oltre ai quattro solisti, gli altri musicisti coinvolti, oltre 120 tra coristi e strumentisti, sono tutti sardi: la prestigiosa Associazione corale “Luigi Canepa” di Sassari, diretta dal M° Luca Sirigu, che si è avvalsa della collaborazione di un gruppo di coristi Olbiesi, preparati dalla M° Maria Grazia Garau; l’Orchestra che vede la partecipazione dei migliori strumentisti dell’Isola, alcuni dei quali operanti nei corsi musicali delle scuole di Tempio e di Olbia.

"Infine, un sentito ringraziamento ai piccoli e grandi sponsor che si sono adoperati a tal fine: in particolare la compagnia Meridiana, che nonostante il periodo economicamente difficile, ha messo a disposizione i suoi voli gratuitamente per i musicisti provenienti dall’estero; la ditta Viola & Co. Giardinaggi che ha curato l’allestimento della Cattedrale; il Teatro del Carmine che ha fornito un prezioso supporto logistico; le copisterie della città che hanno operato generosi sconti per la stampa delle locandine e dei programmi di sala; la parrocchia S. Pietro Apostolo che ha messo a disposizioni uomini e mezzi; i Lions Club di Tempio che hanno subito accolto con favore l’iniziativa; infine, i ragazzi dell’Oratorio don Mureddu che hanno lavorato nell’anonimato e senza chiedere compenso". Così si conclude il comunicato stampa della Diocesi.