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Cronaca

Tavolara stupisce ancora: avvistato capodoglio albino

Tavolara stupisce ancora: avvistato capodoglio albino
Tavolara stupisce ancora: avvistato capodoglio albino
Olbia.it

Pubblicato il 05 August 2015 alle 10:49

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Olbia, 05 Agosto 2015 - L'Isola di Tavolara continua a stupire e a regalare nuove affascinanti sorprese agli amanti della Natura. Il 3 Agosto, a nove anni dal primo avvistamento mai documentato nel Mediterraneo, è stato avvistato un capodoglio albino al largo di Tavolara. Una vera "balena bianca" come quella protagonista del celebre romanzo di Melville, "Moby Dick".

"Il cetaceo è stato riconosciuto da ricercatori dell’Università di Sassari e turisti durante un’escursione di whale watching di Orso Diving, l’azienda di Corrado Azzali che dal 2010 è specializzata in uscite per mare finalizzate all’avvistamento di cetacei - recita il comunicato stampa dell'Università di Sassari -. Durante un tour apparentemente di routine, un soffio all’orizzonte ha attirato l’attenzione dei navigatori. Avvicinandosi all’animale, i passeggeri hanno subito compreso che si trattava di un avvenimento eccezionale: un capodoglio completamente bianco stazionava in superficie, dando il tempo di raccogliere dati sul comportamento e di scattare preziose immagini (foto di Corrado Azzali). Il capodoglio albino si è mostrato per circa 15 minuti nella sua livrea color panna, decisamente diversa dal colore abituale che ricercatori e membri dell’equipaggio sono soliti osservare. Ora gli importanti dati raccolti consentiranno di seguire l’animale nei suoi spostamenti per il Mar Mediterraneo. E forse qualcun altro incontrerà “Moby dick”, come i protagonisti dell’avvistamento hanno soprannominato il cetaceo".

Questo ennesimo avvistamento confermano la ricchezza dei mari al largo del Nord Est Sardegna. Un mare ricco di specie marine affascinanti e rare come questo capodoglio albino. "Dal 2010 l’Orso Diving supporta gli studiosi del gruppo di ricerca della Dr. Renata Manconi e del Dr. Luca Bittau del Dipartimento di Scienze della Natura e del Territorio (DIPNET) dell’Università di Sassari, che per il quinto anno stanno continuando a studiare balenottere, capodogli e delfini del Canyon di Caprera, un’area sul limite del Santuario Pelagos, ritenuto un “hot spot di cetacei”. Proprio le collaborazioni attivate dal DIPNET per lo studio del capodoglio hanno già consentito lo scambio e la messa in rete di numerosi dati, con la partecipazione di altri istituti di ricerca che studiano i cetacei nel Mediterraneo - continua il comunicato stampa -. Per divulgare al pubblico le ricchezze in termini di biodiversità e le criticità degli habitat marini al largo della Sardegna, il DIPNET ha recentemente supportato la fondazione di un’associazione onlus, SEA ME Sardinia, con base a La Maddalena, di cui fanno parte ricercatori, appassionati e volontari uniti dall’obiettivo della salvaguardia dei cetacei nel Mediterraneo. La collaborazione tra il DIPNET dell’Università di Sassari, SEA ME e Orso Diving mirerà ad accrescere la consapevolezza del grande pubblico verso queste importanti risorse naturali, nonché volano di forme di eco-turismo come il whale watching. Il whale watching è un turismo alternativo a quello balneare costiero che, se praticato con le giuste precauzioni e codici di condotta, è sostenibile, consente nuovi sbocchi occupazionali e ha una grande potenzialità per attività di sensibilizzazione ed educazione ambientale".

L'attività di osservazione degli scienziati, in collaborazione con gli operatori del territorio, sta portando importanti risultati. Gli avvistamenti di cetacei registrati dal Dipartimento di Scienze della Natura e del Territorio dell’Università di Sassari al largo della Gallura sono già più di 600 in cinque anni. Durante questi avvistamenti, gli osservatori hanno potuto vedere 7 delle 8 specie normalmente presenti nel Mediterraneo: il tursiope (Tursiops truncatus), la balenottera comune (Balaenoptera physalus), lo zifio (Ziphius cavirostris), la stenella striata (Stenella coeruleoalba), il capodoglio (Physeter macrocephalus), il grampo (Grampus griseus), il delfino comune (Delphinus delphis). A dispetto del nome, il Delphinus delphis si trova, putroppo, nella lista rossa IUCN per il Mar Mediterraneo: ciò significa che il questo delfino è a rischio estinzione.

Il capodoglio albino non è però l'unico avvistamento "fuori dalle righe" che i ricercatori hanno potuto segnalare: nel 2012, nella stessa area, fu avvistato l’unico Mesoplodonte di Sowerby segnalato in ambiente libero in tutto il Mediterraneo, mentre nel 2013 fu osservata la nascita di un cucciolo di stenella e anche un gruppo familiare di capodogli con femmine, giovani e cuccioli.

Insomma, la Natura della Sardegna Orientale continua a stupire ed oltre ad essere una ricchezza inestimabile dal punto di vista scientifico, conferma sia la qualità delle acque, sia le potenzialità per un tipo di turismo - quello ambientale - ancora poco preso in considerazione dalla programmazione politica e dagli stessi operatori.


Ore 15:41 del 5 Agosto 2015.

L'Ufficio Stampa dell'Università di Sassari rettifica il comunicato stampa emesso questa mattina con la seguente informazione:

Il capodoglio albino in oggetto è stato avvisato nel Canyon di Caprera. Cordiali saluti

Il Canyon di Caprera è un canyon sottomarino che inizia vicino all'Isola di Caprera, profondo fino a un km, che arriva fino a una ventina di miglie a levante delle Bocche di Bonifacio per poi piegare verso sud.