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Talenti Olbiesi. Eleonora Caboni, astro nascente della pallavolo olbiese

Talenti Olbiesi. Eleonora Caboni, astro nascente della pallavolo olbiese
Talenti Olbiesi. Eleonora Caboni, astro nascente della pallavolo olbiese
Paolo Ardovino

Pubblicato il 07 May 2016 alle 18:42

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Olbia, 07 maggio 2016 - Quando lo si pratica ad alti livelli, intendere lo sport come un divertimento diventa quasi un triste ossimoro, dovuto per lo più alla bolla di responsabilità e tensione che lo avvolgono. Il talento di cui scriviamo oggi unisce invece passione e divertimento, in un binomio perfetto che la consacra come uno dei migliori talenti sportivi olbiesi. Lei è Eleonora Caboni, 22 anni, pallavolista dell'Hermaea Olbia. Tranne una breve parentesi in prestito a La Maddalena la scorsa stagione, Eleonora ha giocato sin dalle giovanili con il club biancazzurro. Il campionato appena concluso ha regalato luci e ombre alla squadra olbiese, al secondo anno di fila in A2. "Siamo state protagoniste di un girone d'andata pazzesco, eravamo la rivelazione del torneo - spiega lei -, Poi però in seguito a qualche sconfitta sono arrivati alcuni malumori e abbiamo avuto qualche difficoltà". Durante la stagione, Eleonora Caboni ha giocato come secondo Libero, un'esperienza preziosa, come lei stessa rivela: "Mi è servita tecnicamente, riesco a capire i miei errori e a gestire il mio ruolo. Inoltre mi ha fatto crescere mentalmente, dopo uno sbaglio di solito mi abbatto e non faccio che ripensarci, invece sono riuscita a superare questa debolezza - dice contenta -, forse a livello di gioco non ho avuto molti spazi ma sono bastati, anche solo allenarsi con gente d'esperienza aiuta a crescere". Come ogni amore che si rispetti, anche quello tra Eleonora e la pallavolo nasce da una piccata antipatia. "Ho iniziato a 11 anni, non avevo mai visto una partita di pallavolo e come sport non mi piaceva - racconta -, mi annoiava, ho cominciato per caso dopo aver lasciato il basket. Provai con la pallanuoto, ma si rivelò un buco nell'acqua (ride, ndr). Col passare del tempo la pallavolo mi ha però rapita".' Inizia così a crescere, partecipa al trofeo delle province - vinto dalla Gallura e dove viene premiata come miglior giocatrice -, e lo stesso anno (2008) fa parte del trofeo delle regioni. Il percorso sportivo della giovane talentuosa le ha presentato anche qualche ostacolo: è il 2009 quando, per via di due rotture del crociato, è costretta ad uno stop di circa un anno. Quattro anni dopo verrà poi rioperata allo stesso ginocchio. A proposito, perchè il ruolo di libero? "Fino allo scorso anno avevo sia il ruolo di libero che d'attaccante, quest'anno ho giocato solo nel primo per l'intera stagione e penso che rimarrà il mio unico ruolo. Perchè? Di sicuro è difficile ed impegnativo, in alcune partite le avversarie cercano di evitarti il più possibile. Le mie caratteristiche fisiche e tecniche si adattano molto bene". Già, pallavolo. Uno sport, o forse di più. "Un crescendo d'emozioni, negative e positive, che si alternano durante le partite. Mi trasmette libertà, spensieratezza ma anche sofferenza. Mi ha insegnato a non mollare mai, è un insegnamento di vita".Cos'ha in serbo il futuro di Eleonora Caboni? "L'emozione della Serie A è qualcosa di veramente grande e voluto da quando ho messo piede in un palazzetto. Il futuro? Chi lo sa, mi piacerebbe tanto far parte nuovamente di un gruppo come quello di quest'anno, per imparare. Se non dovess'esser così, mi piacerebbe ripartire da titolare anche in B2 o B1". L'Hermaea ha dato tanto ad Eleonora, ma lo scambio è stato reciproco: lei, infatti, è stata sin da subito nominata l'anima del gruppo, merito del suo carattere allegro. Una ragazza semplice, segretaria in un ufficio di telefonia e amante del viaggio, allo stesso tempo prezioso talento di Olbia e dell'Olbia che mastica pallavolo.