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Cronaca

Tagli alla Polizia di Stato, Consap: la Sardegna sarà molto penalizzata

Tagli alla Polizia di Stato, Consap: la Sardegna sarà molto penalizzata
Tagli alla Polizia di Stato, Consap: la Sardegna sarà molto penalizzata
Angela Galiberti

Pubblicato il 05 December 2014 alle 18:13

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Olbia, 05 Dicembre 2014 - Se c'è una cosa che la Sardegna e la Città di Olbia in particolare hanno imparato è che avere la sicureza sul territorio è una cosa importantissima. Non solo per combattere la criminalità grande e piccola, ma anche per far fronte alle emergenze straordinarie come l'alluvione che ha devastato un anno fa gran parte del territorio regionale. In molto casi, la presenza o l'assenza di un presidio hanno fatto la differenza. Di conseguenza, pensare ai tagli in un territorio già deficitario in termini di "presenza dello Stato" sembra un ossimoro, ma non è così. Questa mattina, nella sala conferenze dell'hotel Cavour di Olbia, il Consap - Confederazione Sindacale Autonoma di Polizia - ha tenuto una conferenza stampa per sensibilizzare la popolazione e le istituzioni sui tagli che il Dipartimento di Pubblica Sicurezza di appresta a fare sul territorio. Al tavolo dei relatori, oltre ai rappresentanti locali e regionali, vi era anche Giorgio Innocenzi, segretario nazionale del Consap. "Questo è un quadro allarmante. Loro parlano di rimodulazione e razionalizzazione, lasciando intendere che si va ad attaccare delle sacche di improduttività - ha detto il segretario nazionale Giorgio Innocenzi -. Sta succedendo una cosa grave. Invece di toccare i privilegi, come ad esempio gli uffici della direzione centrale che si sono moltiplicati, si toccano i presidi sul territorio e le specializzazioni. La Polizia Postale, a noi, non costa nulla. E' tutto a carico delle Poste. A Oristano hanno mandato al macero un mezzo di 19 anni, perfettamente funzionante, dicendo che aveva 30 anni. Loro non conoscono il territorio. La nostra amministrazione non sa nemmeno i lavori di manutenzione che si fanno. Noi non stiamo lottando per il nostro posto di lavoro, a noi non ci tocca nessuno. Siamo i pochi fortunati che non rischiano licenziamenti. Qua c'è in gioco la sicurezza dei cittadini e per questo vogliamo sensibilizzare l'opinione pubblica". In tutta Italia, se le cose non cambieranno, verranno tagliati entro Marzo 2015 circa 251 uffici di Polizia di Stato. La scure della spending review colpisce in modo molto forte la Sardegna, già preda della crisi e della criminalità organizzata in diversi settori. Se il progetto di razionalizzazione andrà avanti, l'isola si ritroverà senza mezzi nautici della Polizia di Stato perché, secondo i burocrati romani, si potranno controllare i 1897 km di costa sarda con le moto d'acqua. Un vero e proprio ossimoro, visto che gli acquascooter sono pensati per presidi di prossimità e azioni veloci durante le emergenze, non certo per pattugliare le coste e controllare i natanti in collaborazione la Direzione Marittima. Se questo non fosse abbastanza, cioè togliere le imbarcazioni a un'isola, anche i sommozzatori verranno tagliati. Proprio quelle specialità che, durante l'alluvione, hanno dato un contributo importantissimo: basti pensare a chi, nella notte del 18/11, è intervenuto nel crollo di Monte Pinu. E ancora, la Polizia Postale di Sassari: vero baluardo nel Nord Sardegna contro le truffe telematiche, lo stalking e la pedopornografia. Reati odiosi, insinuosi e in rapido aumento - in particolare nel nord Est Sardegna - che avranno piede libero senza gli angeli in divisa della Postale pronti a inseguire telematicamente I.P. mascherati e rimbalzati nei numerosi server mondiali. E che dire della Polizia Ferroviaria? Anche questa subirà dei tagli importanti, per non parlare poi della Polizia Stradale. Insomma, a rischio non vi sono dei posti di lavoro, quanto la sicurezza dei cittadini. Quelli che non hanno certamente i soldi per affidarsi alla florida sicurezza privata.