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Cronaca

Tagli al fondo di non autosufficienza: iniziato lo sciopero della fame

Tagli al fondo di non autosufficienza: iniziato lo sciopero della fame
Tagli al fondo di non autosufficienza: iniziato lo sciopero della fame
Angela Galiberti

Pubblicato il 10 February 2015 alle 18:35

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Olbia, 10 Febbraio 2015 - Il 10 Febbraio è arrivato e con esso lo sciopero della fame contro i tagli al fondo regionale per la non autosufficienza. Come preannunciato qualche giorno fa, tante persone in tutta l'Isola hanno deciso di dare il loro contributo alla lotta contro i tagli e di sostenere Salvatore Usala in questa battaglia. Sono 70 le persone che oggi hanno iniziato lo sciopero della fame che lottano contro i 35milioni di tagli previsti al fondo per la non autosofficienze. Tra queste 70 persone, 37 sono malati gravi e tra loro c'è Salvatore Usala. Tra gli aderenti alla protesta ci sono tanti genitori di bambini non autosufficienti che hanno bisogno di quei fondi per accedere a delle terapie utili per prepararli alla loro vita da adulti. Tra questi vi è Veronica Asara, presidente dell'Associazione olbiese SensibilMente Onlus che, ad un post sul blog dell'associazione, ha lasciato le sue riflessioni sul concetto di non autosufficienza relativo all'autismo. Una patologia che viene equivocata e che, ancora oggi, necessita di una comprensione - anche da parte dei legislatori - decisamente più profonda. "Durante il seminario del 10 gennaio scorso Marco Espa ci aveva anticipato che esistevano dei programmi di modifica dei criteri di attribuzione dei piani personalizzati 162, in cui si voleva considerare disabilita’ solo quella in carrozzina o delle persone allettate. Gli altri non sono disabili, perché camminano e qualche volta parlano. La fascia nutrita degli esclusi sarebbe quella della disabilita’ mentale, dei nostri bimbi autistici ad esempio. Ed ecco l’equivoco - scrive Veronica Asara in un lungo post sul blog dell'associazione -. Secondo le nuove e illuminate concezioni dei nostri burocrati a noi non serve avere sostegno economico per l’assistenza indiretta e, considerato l’esiguo apporto del servizio pubblico, nemmeno di quello. Io, e come me molti altri genitori, dovremmo rassegnarci, riporre nel cassetto quei sogni di recupero nei quali oggi stiamo investendo anima e corpo. Dovremmo ritenerci soddisfatti per quanto avuto e ottenuto e per il resto…arrivederci e grazie. Cosi vedo un futuro più nero della pece e vedo i miei figli fare la fine di quei ragazzi oggi ventenni che supporto in infanzia non ne hanno avuto. Sento le voci delle loro madri che mi dicono …non mangia più, non parla più. Li vedo rinchiusi nelle cliniche imbottiti di psicofarmaci…qualcuno di loro non sopravvive ai suoi fantasmi. Questo e’ il futuro dei miei bambini?". Per questo motivo, Veronica Asara e tante altre persone hanno deciso di metterci la faccia e di aderire allo sciopero della fame annunciato da Salvatore Usala. Da questa mattina, la pagina Facebook "Iononmangio - contro i tagli alla 162 in Sardegna" ha iniziato ad elencare tutte le azioni che gli scioperanti stanno mettendo in atto per manifestare la contrarietà ai tagli al fondo. Una sequenza di foto di tazze di latte, cappuccini striminziti, caffè ristretti, succhi e insalatine anemiche che grida "no ai tagli sui più deboli".