Mentre continua inesorabile la riduzione di collegamenti ferroviari nel nord dell’isola, in un comunicato la segreteria provinciale della Fit-Cisl (Federazione italiana trasporti) denuncia una situazione ormai insostenibile. "Le cancellazioni eseguite a doc - si legge in un comunicato - sembrano avere come obiettivo quello di perdere quell’utenza di pendolari, lavoratori e studenti che utilizzano giornalmente il treno come mezzo di trasporto. Come ad esempio tutti quei lavoratori e studenti che per far rientro a casa utilizzano il tr. 3957, treno in partenza da Sassari alle 14,30 , orario ideale per i pendolari , treno che effettua fermate nei maggiori centri, che permette anche di raggiungere Olbia con coincidenza a Chilivani, ma che arriva anche a Cagliari in orari accettabili. Secondo la Dirigenza di Trenitalia - si legge ancora - questo treno sarebbe sostituito da uno in partenza alle ore 16,35: orario oltremodo scomodo che farebbe dirottare loro malgrado l’utenza verso altri vettori (ammesso che ce ne siano).
Sparisce anche il treno per Olbia delle 17,12 (tr.8927), nonché l’Olbia/Chilivani/Sassari delle 8.23. Insomma , un ulteriore taglio di servizi per affossare il trasporto ferroviario nel nord Sardegna, per perdere quote di mercato, per poter dire che il servizio ferroviario non è utilizzato e dunque non meritevole di attenzione ne tantomeno di investimenti".
