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Successo per Archeo Go - A spasso con gli archeologi

Successo per Archeo Go - A spasso con gli archeologi
Successo per Archeo Go - A spasso con gli archeologi
Olbia.it

Pubblicato il 16 August 2016 alle 13:47

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[caption id="attachment_64796" align="aligncenter" width="960"]13903318_10207966357170772_6079157761568975441_n foto Maurizio Casula[/caption]

Olbia, 17 agosto 2016 - Un po’ come Pokèmon Go, ma stavolta lo smartphone serve solo per qualche bella foto del gruppo dei partecipanti. Con Archeo Go a guidare la caccia alla storia e ai monumenti di Olbia non è il Gps, ma sono gli archeologi specializzati e competenti della storia e dell’archeologia olbiese, e che danno anche il sottotitolo all’occasione culturale: a spasso con gli archeologi. Nessuna distrazione dunque, scarpe comode e si parte.

[caption id="attachment_64797" align="alignleft" width="436"]13903352_10207966363890940_6505695526838068546_n foto Maurizio Casula[/caption]

È così che lo scorso 13 agosto, l’antivigilia della festa dell’Assunzione, circa 120 partecipanti si sono ritrovati alle 21.30 dentro la chiesa primaziale di San Paolo apostolo. Come ha spiegato l’archeologo Marco Agostino Amucano, per bellezza ed importanza la chiesa non è la cattedrale di Chartres né il Duomo di Milano, ma in essa è racchiusa, come uno scrigno, la vicenda sacra della città fin dalle sue remote origini. Dalla tradizione dello sbarco di San Paolo presso Porto San Paolo agli argenti sacri seicenteschi della Madonna “dormiente”, per arrivare a ritroso al complesso di templi documentati a partire dall’età cartaginese attraverso l’età romana, spiegati successivamente dall’archeologa Letizia Fraschini.

Dopo San Paolo, la gradevole temperatura notturna ha visto la folta comitiva di curiosi, appassionati e turisti attraversare le Carreras bezzas del centro storico, che nella loro disposizione ortogonale confermano l’antichità dell’impianto urbanistico, e poi via a passo svelto verso i resti delle mura cartaginesi di Via Torino, che illuminate da qualche potente torcia hanno rivelato i loro segreti attraverso le puntuali spiegazioni dei due archeologi. Quindi la ex cattedrale di San Simplicio, il cimitero vecchio ottocentesco ed infine gli isolati punici e i resti dei piloni dell’acquedotto romano in Via Nanni.

[caption id="attachment_64798" align="alignright" width="412"]copertina foto Maurizio Casula[/caption]

A mezzanotte e un quarto fine dell’esperimento di Archeo Go: visi sorridenti e soddisfatti, diverse iscrizioni all’associazione culturale Larathanos che, ci fa sapere il suo presidente Marco Agostino Amucano, offrirà gratuitamente le visite alle prossime tappe di Archeo Go ai suoi iscritti (la tessera, per la cronaca, costa solo dieci euro). Molte le iniziative in programma dell’associazione, che, ricordiamo, ha nel suo curriculum la presentazione di prestigiosi libri, non solo ad Olbia, (fra gli autori anche Massimo Introvigne, il massimo esperto mondiale di sette e satanismo) ed eventi di successo quali “Olbia sotto le bombe”, tenutosi qualche anno fa al Circolo Nautico.

Archeo Go, ideata e organizzata dalla citata associazione culturale Larathanos, è stata patrocinata dall'assessorato alla Cultura del Comune di Olbia, dall'Ufficio Turistico, dall'Istituto Euromediterraneo e dalla Confcommercio-Nord Sardegna Olbia.