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Cronaca

Studio Mancini, Demuru attacca: costi al ribasso, fabbricati a rischio

Studio Mancini, Demuru attacca: costi al ribasso, fabbricati a rischio
Studio Mancini, Demuru attacca: costi al ribasso, fabbricati a rischio
Angela Galiberti

Pubblicato il 19 March 2015 alle 15:57

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Olbia, 19 Marzo 2015 - Sabato scadono i termini per la presentazione delle osservazioni allo Studio Mancini e al suo piano per salvare Olbia dalle alluvioni. Anche lo Studio d'Equipe, guidato dal geometra Andrea Demuru, ha deciso di partecipare e non solo con il suo progetto detto "Canali scolmatori". Andrea Demuru, questa mattina, ha presentato alla stampa la sua osservazione allo Studio Mancini, che può essere riassunta così: una enorme cartina nella quale lo Studio d'Equipe ha sovrapposto il Piano di Fabbricazione in vigore con le opere previste dall'ignegner Mancini. E cosa ne è venuto fuori? Che le conseguenze potrebbero essere amarognole. "E' giusto che i cittadini vedano l'impatto che questo studio avrà sulla loro città e sulle loro proprietà - ha detto Andrea Demuru, indicando la grande cartina sul tavolo circondata da tanto altro materiale -. Dalle planimetrie fatte da loro non si capisce quali saranno le conseguenze su Olbia. Così lo abbiamo fatto noi: abbiamo preso il Pdf e lo abbiamo sovrapposto alle opere ed ecco il risultato. Ad esempio, guardate le vasche di laminazione di via Nervi. Le vedete? La vedete via Nervi? Secondo lo Studio Mancini, via Nervi dovrà essere sostituita da un viadotto. Però nel computo delle opere questo viadotto non c'è, è solo ipotizzato". Secondo il geometra Demuru, sono tante le cose che di cui non si è parlato a proprosito dello Studio Mancini. Uno dei temi "nascosti" è quello degli espropri e delle case che potrebbero essere abbattute in seguito all'allargamento previsto dei canali (con o senza franco idraulico). "Sovrapponendo i canali allargati secondo lo Studio Mancini - ha detto Andrea Demuru -, abbiamo trovato 70 fabbricati entro la fascia di rispetto di 10 metri. Altri 21 risultano dentro il canale". Nel dettaglio, i 70 fabbricati che andranno a ricadere nella fascia di rispetto sono così suddivisi: 6 sul Gadduresu, 25 sul San Nicola, 30 sul Seligheddu. Quelli che risulterebbero dentro al canale allargato, invece, si suddividono così: 17 sul Seligheddu e 2 sul San Nicola. A rigor di logica, guardando la cartina di Demuru, si intuisce che i bollini blu potrebbero essere edifici da abbattare. Demuru ha posto l'accendo anche sui sottoservizi e su casi particolari. "C'è un traliccio da 150mila volt che ricade all'interno del "scolmatore" del Seligheddu - ha detto Demuru - e quello non è che si può spostare, va alzato e va cambiato il cavo". Per quanto riguarda le strade e i sottoservizi presenti nelle aree individuate dalle opere dello Studio Mancini, bisogna mettere in conto che tutto andrà rifatto da zero. E non si può non parlare, a questo punto, di soldi. "La stima dei costi è un argomento delicatissimo - ha detto Andrea Demuru -. Secondo noi, le stime che sono state fatte sono al ribasso. Stiamo parlando dei prezzi usati per stimare il costo. Ad esempio il prezzo del ferro e quello del calcestruzzo. Si stima un prezzo del ferro a 0,88 euro, ma nel prezziario regionale è il doppio. E vogliamo dire che gli espropri non sono stati inseriti nel computo dei costi?". Insomma, secondo Demuru c'è tanto ancora sul quale discutere. Queste osservazioni verranno protocollate ed entreranno nella discussione tecnica.