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Cronaca

Strage in Gallura, sterminata famiglia a Tempio

Strage in Gallura, sterminata famiglia a Tempio
Strage in Gallura, sterminata famiglia a Tempio
Angela Galiberti

Pubblicato il 18 May 2014 alle 08:55

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Tempio Pausania, 18 Maggio 2014 - Li hanno strangolati e presi a sprangate, senza avere pietà del loro bambino di appena 12 anni. Tempio Pausania è sotto shock. Un'intera famiglia è stata barbaramente uccisa ieri pomeriggio nel pieno centro storico del capoluogo gallurese. Un triplice omicidio sul quale stanno indagando i Carabinieri del Comando Provinciale di Sassari. Secondo i primi rilievi, l'omicidio sarebbe avvenuto nel pomeriggio, ma solo dopo le 23 è stato scoperto da una parente delle vittime. La famiglia uccisa era molto nota a Tempio. Giovanni Maria Azzena e sua moglie Giulia Zanzani gestivano un negozio di abbigliamento per bambini. Nel 2008, Azzena è finito sotto inchiesta per usura. Anche la moglie venne indagata: le indagini partono da qua, da questo passato turbolento. Azzena era stato accusato di prestare denaro a piccoli commercianti della zona a tassi che potevano arrivare al 200%. Possibile che qualcuno abbia covato tanto rancore da sterminare un'intera famiglia? E perchè accanirsi su Pietro, il figlio della coppia di appena 12 anni? A queste domande dovranno rispondere i Carabinieri. Intanto, Tempio Pausania è attonita e scossa da brividi. L'omicidio è stato brutale ed efferato e si è svolto in pieno centro. Tempio è una cittadina viva, tranquilla, dove tutti si conoscono. E' il prototipo dell'accogliente paese sardo-gallurese: bello, fatto di granito, accogliente. E' inevitabile che un tale fatto sconvolga la comunità. Le tre vittime sono state trovate in un enorme lago di sangue. L'omicidio è stato presumibilmente compiuto da più persone. La dinamica, secondo le prime ricostruzioni, è agghiacciante. Le vittime sono state prima strangolate e poi prese a sprangate. La scena del delitto è stata trovata perfettamente pulita e composta. Il che fa pensare che i killer abbiano avuto tutto il tempo per agire indisturbati. Gli inquirenti nutrono qualche speranza sulle telecamere di sorveglianza che sono disseminate del centro storico: forse qualche occhio elettronico ha ripreso gli assassini.