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Storia di Enzo: dal Liceum al 18 Millibar con l'amore per la gastronomia

Storia di Enzo: dal Liceum al 18 Millibar con l'amore per la gastronomia
Storia di Enzo: dal Liceum al 18 Millibar con l'amore per la gastronomia
Patrizia Anziani

Pubblicato il 14 April 2019 alle 10:13

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Olbia, 13 aprile 2019- La chioma folta, nera come la pece, seminascosta dal berretto di ordinanza, lo sguardo profondo e pungente incorniciato dalle sopracciglia foltissime, farebbero di lui un sardo perfetto. Ma Enzo, quando parla a ruota libera, non nasconde la sua ormai lievissima cadenza pugliese. Lui che ha scelto di vivere in Sardegna, dove si è trasferito all'età di 23 anni per cercare lavoro, porta sempre in tasca un ramino fiammante da un centesimo che raffigura il Castel del Monte, ubicato a soli 18 km dal suo paese natio, Andria in provincia di Bari.

"Mi sono trasferito in Sardegna su invito di un collega con cui avevo lavorato a Torino durante una stagione invernale". Enzo non ha mai dimenticato quel tragitto sull'autobus azzurro che da Olbia lo accompagnò fino a Budoni. Un paesaggio sardo, quello di quarant'anni fa, silenziosamente aspro e arido, con poche case sparse, che per un giovane come lui, già abituato alle grandi città come Torino, non faceva presagire nulla di buono.

Una volta giunto a destinazione, gettone alla mano, avrebbe dovuto entrare nell'unica cabina telefonica del luogo e comporre un certo numero per farsi venire a prendere dall'amico. Insieme si sarebbero rimboccati le maniche per la stagione estiva in uno dei posti più esclusivi della zona.

Furono quelli gli anni d'oro del villaggio Porto Ainu acquistato dagli imprenditori Careddu di Olbia. Anni di grande impegno in cui conobbe sua moglie, olbiese d.o.c, con la quale ancora oggi condivide giornalmente il lavoro e la professionalità che già da allora conquistarono i fratelli Careddu. Con loro nacque infatti una profonda stima e fiducia lavorativa che continuò con il mitico bar Liceum di Olbia, ubicato proprio sotto il palazzo Careddu di via Campidano. Un luogo di incontro che ha visto passare generazioni di studenti olbiesi.

Enzo gli ha visti crescere tutti e molti di loro li ha ritrovati anni dopo, nel suo bar di via Barbagia: il 18 Millibar. Chi non ricorda il bar 18 Millibar? Il primo bar di Olbia che ha proposto un servizio aperitivo con ricchi buffet alla "Milano da bere"?. Il locale più alla moda del momento era frequentato dalla miglior gioventù olbiese, da piloti e giovanissime inarrivabili assistenti di volo Alisarda.

Era nominato in tutta la Gallura enelle serate estive, era il ritrovo fisso prima di recarsi nei locali più in della Costa Smeralda. Le mura di quel locale, ormai vuoto da troppo tempo, portano ancora i segni dei molti botti di champagne e sono ancora impregnate di aromi di cucina, fumo e risate.

Quanti brindisi ad amori segreti, quanti matrimoni sbocciati! Enzo era lì. Con la sua elegante compostezza ed il sorriso pacato mi racconta del piatti che realizzava per accontentare la sua numerosissima clientela. Furono gli anni delle notti insonni e delle sveglie all'alba, senza paura di stancarsi.

Ma non è finita qui, le sua passione per la cucina cominciata in quel villaggio assolato di Budoni è continuata con la scelta di aprire un ristorante, in piena tangentopoli, dove nei locali non entrava quasi più nessuno. Ma Enzo riusciva a creare cene di successo.

Impossibile dimenticare le feste del Nabila, le serate con menù a tema e l'incontro con Rita Denza. "Durante una di quelle serate, mi capitò il menù dell'Ottocento che prevedeva i fagiani farciti. Rita, una donna molto riservata, che usciva veramente poco, venne nel mio locale per assicurarsi che un menù così articolato non mi creasse difficoltà. Mi invitò poi ad andare a trovarla nel suo, era una donna umile e straodinaria".

Dopo un' ultima eperienza lavorativa in Costa Smeralda Enzo ha deciso di aprire con sua moglieuna gastronomia a conduzione familiare. Dopo cinquant'anni di esperienza, con immutata passione per la cucina, oggi la gastronomia è diventanta la sua casa felicemente frequentata da ogni tipo di clientela e dai "suoi affezionati studenti", ma con figli e nipoti.