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Stazione del gas a Vena Fiorita, Scanu e Satta: “Fuori dalla Gallura”

Stazione del gas a Vena Fiorita, Scanu e Satta: “Fuori dalla Gallura”
Stazione del gas a Vena Fiorita, Scanu e Satta: “Fuori dalla Gallura”
Olbia.it

Pubblicato il 25 July 2011 alle 16:05

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Il paventato annuncio giunge a Olbia durante una stagione dai record negativi. Galsi ha deciso: una centrale di pompaggio del metano alle porte della città. L’ubicazione scelta è la località di Vena Fiorita, a pochi chilometri dal litorale e dai centri turistici. Una decisione supportata da una lunga lista di terreni da sottoporre all’esproprio. Il metanodotto, che dall’Algeria giunge a Porto Botte, attraverserà per 280 chilometri la Sardegna giungendo infine in Gallura. A Olbia, inoltre, verrà impiantata una centrale di oltre 19 ettari che pomperà il gas sino al Continente. Ma la Galsi rassicura: l’inquinamento corrisponderà a quello di una semplice cucina a gas, mentre il rumore non supererà i 42 decibel. Rassicurazioni che non bastano, in Gallura soffia forte il vento della rivolta.

Durante la scorsa campagna elettorale il tema balzò agli onori delle cronache. La Coalizione Civica aveva già espresso una netta opposizione al progetto, inserendo la questione proprio tra le pagine del programma elettorale. Il sindaco Gianni Giovannelli, in attesa della riunione di maggioranza, rimane ancora prudente, senza però nascondere i propri dubbi: «Abbiamo già espresso in modo chiaro i nostri dubbi sulla posizione della centrale a Vena Fiorita, ma la Galsi è andata avanti senza più consultarci. La nostra decisione verrà comunque presa in una riunione di maggioranza».

Indossano già l’elmetto da battaglia, invece, i due volponi della Coalizione Civica, Gian Piero Scanu e Antonio Satta. Il senatore del Partito Democratico parla chiaro: «L'accelerazione è inopportuna e inspiegabile. Analizzeremo questa decisioni in assemblee pubbliche e in consigli comunali aperti. La città deve essere coinvolta in questa scelta anche perché tutta la zona ha un’alta vocazione turistica. La Galsi farebbe bene a costruire la società fuori dalla Gallura». Ancora più duro il leader dell’Unione Popolare Cristiana e sindaco di Padru, Antonio Satta: «Siamo pronti a scendere in piazza. Questa è una terra a vocazione turistica. Non si può sfregiare il territorio con una centrale che pompa gas in una condotta che attraversa una spiaggia preziosa e si inabissa nelle acque di un'area protetta. Siamo favorevoli al metano, ma la centrale deve essere installata in una zona industriale come Porto Torres. Siamo pronti alle barricate, alla rivolta popolare».