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Cronaca

Split payment e cooperative: la lettera di Michele Fiori, presidente Agci

Split payment e cooperative: la lettera di Michele Fiori, presidente Agci
Split payment e cooperative: la lettera di Michele Fiori, presidente Agci
Angela Galiberti

Pubblicato il 20 February 2015 alle 16:07

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Olbia, 20 Febbraio 2015 - Anche le cooperative soffrono la crisi e soffrono anche di quei provvedimenti presi dallo stato che, anziché semplificare, complicano la vita di una qualsiasi azienda in una maniera inaudita. L'ultima trovata sichiama "split payment": doveva semplificare le cose, invece le ha complicate. A denunciarlo è Michele Fiori, presidente Agci, in una lunga lettera. La situazione che vivono le cooperative galluresi - e in particolare quelle olbiesi - è molto dura. Accanto alla crisi economica e agli enti locali che pagano in ritardo, bisogna anche contare le conseguenze dell'alluvione. "E' una lotta quotidiana che affrontiamo cercando di difendere, da una parte i migliori servizi ad una utenza di minori, anziani, disabili e soggetti deboli e, dall'altra, creando e mantenendo un sistema di fatto da persone con profili professionali idonei e qualificati - scrive Michele Fiori nella lettera -. A questo quadro, a tratti sconfortante, si sono aggiunti nuovi ostacoli per chi cerca, nonostante tutto, di intraprendere, di creare e mantenere il lavoro: leggi lontane dalla realta! Nel 2014 abbiamo dovuto fare i conti con gli effetti, devastanti, del Dl. n.66 che conferiva alle stazioni appaltanti la possibilità (art.8, comma 8) di ridurre di un ulteriore 5% i prezzi dei contratti di appalto. La cooperazione, quella sociale in particolare, si è resa disponibile a fare la propria parte nel rispetto della compatibilità dei costi effettivi delle prestazioni richieste, dello sforzo organizzativo e professionale che le imprese esprimono nelle comunità locali". A tutto questo bisogna aggiungere lo split payment, contro il quale Agci si chiera apertamente. "Il nuovo anno parte già con l'handicap del cosiddetto “Split payment”: a partire dall’1 gennaio scorso, infatti, le pubbliche amministrazioni, in relazione agli acquisiti di beni e servizi effettuati nel territorio dello Stato, devono pagare ai fornitori solo il corrispettivo, versando invece direttamente all’erario l’Iva, regolarmente addebitata in fattura - continua Michele Fiori -. Questa modalità irrituale penalizzerà ulteriormente le imprese in quanto verrà ridotta, ancora una volta, la disponibilità di liquidità con tutto quello che ne consegue. Come ALLEANZA DELLE COOPERATIVE ITALIANE (ACI) oggi prendiamo una ferma e chiara posizione sullo “split payment’, la norma che impone alla Pubblica amministrazione di versare direttamente all’Erario l’Iva dovuta alle imprese. Una misura contenuta nella Legge di Stabilità che drena liquidità dalle aziende, proprio nel momento in cui più ne avrebbero bisogno". Lo split payment rischia di uccidere sul nascere quella timida ripresa di cui parlano in molti. "Tutto ciò rischia di penalizzare soprattutto le imprese che più hanno sofferto in questi anni di crisi, come quelle del settore costruzioni, proprio in un momento in cui si manifestavano i primi timidi segnali di ripresa. Contro la nuova norma sono così scese in campo in modo unitario le imprese aderenti al’Acipl, all’Ance ed alle Associazioni degli Artigiani delle costruzioni - conclude Michele Fiori -. Quindi aderiamo e proponiamo di aderire alla campagna di protesta contro la misura del Governo che prevede la petizione per tutte le imprese che lavorano con la Pubblica Amministrazione “No allo split payment”" Per chi volesse firmare, qui l'indirizzo della petizione.