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Cronaca

Speciale Ognissanti. La tradizione dei "Morti Morti"

Speciale Ognissanti. La tradizione dei
Speciale Ognissanti. La tradizione dei
Olbia.it

Pubblicato il 27 October 2015 alle 13:47

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Olbia, 27 Ottobre 2015 - Mancano pochissimi giorni al ponte di Ognissanti: una festività particolarmente amata in Sardegna e ricca di tradizione, soprattutto per quel che riguarda il 2 Novembre: il giorno dedicato ai defunti. Onorare i morti, del resto, significa onorare il nostro passato, la nostra famiglia e le nostre radici. Cose molto importanti nelle società antiche, anche pre-cristiane, ma fondamentali anche oggi. Tant'è che in tutta la Sardegna si sono mantenute vive tradizioni molto antiche che assomigliano alle feste di origine celtica come Halloween.

Secondo la tradizione più antica, tra fine ottobre e inizio novembre, il mondo dei morti entra in contatto col mondo dei vivi. Questo evento era legato indissolubilmente alla fine della stagione calda, l'Estate, agli ultimi raccolti e all'arrivo dell'inverno. Le origini sono ovviamente pre-cristriane, ma queste tradizioni sono riuscite a sopravvivere fino a noi, mentre la Chiesa Cattolica ha dovuto "inglobare" il rito nel suo calendario e, difatti, il 2 novembre si festeggia il giorno dei morti.

"Su Mortu Mortu" o "Is Animeddas" si festeggia, con poche varianti, in tutta l'isola. Il rito è sempre più o meno lo stesso: il giorno dei morti, i bambini bussano alle case per chiedere qualcosa in favore delle anime. Le famiglie donano così ai bambini i dolci tipici della tradizione e i bambini, mangiandoli, nutriranno le anime che vagano sulla terra. Nei tempi passati, ai bambini venivano donati i papassini, il panesaba, pane e frutta secca. Oggi si tende a privilegiare il cioccolato o la merendina della grande distribuzione, ma nonostante questo il rito continua a rinnovarsi.

Ad Olbia, i bambini bussano alle case recitando la formula "Morti, morti!". Il rito si svolge durante la mattina e i gruppi di bambini fanno a gara nella raccolta dei dolci. Con gli anni, i bambini imparano quali sono le famiglie che partecipano più volentieri al rito e, ogni 2 Novembre, tornano a visitarle con lo stesso entusiasmo dell'anno precedente. Partecipare a "Morti, morti" è un po' un rito di passaggio: i gruppi di bambini, infatti, scorrazzano liberamente per i quartieri senza i genitori, assaporando così una inebriante brezza di indipendenza.

In Barbagia, invece, sopravvive l'usa della zucca intagliata. Tradizione antichissima anche questa che, nei secoli, ha sostituito quella ancora più antica del teschio umano.