Olbia, 13 Febbraio 2014 - E' stata una bellissima mattinata quella che ha visto coinvolti gli alunni delle quarte classi dell'
Istituto Deffenu di Olbia e la
costola olbiese dell'Avis guidata da Agostino Chiaffitella e Alberto Ferrigno. Oggi, infatti, sono stati premiati due alunni del Deffenu,
Elena Ariton (assente per motivi universitari) e
Costantino Sanna, vincitori di una borsa di studio dell'Avis. Una iniziativa, questa, dettata da due nobili motivazioni: da una parte si vuole sensibilizzare la popolazione giovane alla donazione del sangue, dall'altra si vogliono premiare alunni meritevoli impegnati nel sociale. Del resto, lo scopo ultimo dell'Avis di Olbia è uno solo: permettere alla Gallura di essere autosufficiente.
La donazione del sangue, infatti, è un atto di amore nei confronti del prossimo, ma anche di sè stessi. Il sangue è vita, solidarietà, generosità. Chiunque, del resto, può trovarsi ad un certo punto del suo cammino può trovarsi in difficoltà e avere bisogno di sangue per una trasfusione, un intervento o una malattia. Per questo è importantissimo sensibilizzare le nuove generazioni creando nuovi donatori stabili. All'evento ha partecipato anche
ThalassAzione Gallura, con la sua presidente Desirée Melis. ThalassAzione è stata invitata dall'Avis per raccontare ai ragazzi una testimonianza diretta su come si vive grazie alla generosità degli altri. L'associazione guidata in gallura dalla presidente Melis, infatti, è composta da persone affette da thalassemia. Chi meglio di loro può spiegare a dei giovani quanto è utile la donazione del sangue? "
La donazione del sangue non serve solo a noi, serve a tutti. - ha precisato la presidente Melis -
Noi siamo stati invitati per dare una testimonianza diretta, ma non dobbiamo dimenticare che il sangue donato è per chiunque ne ha bisogno. Avis e ThalassAzione hanno un obiettivo comune: arrivare all'autosufficienza in Gallura e in Sardegna". Durante la mattinata, l'Avis di Olbia ha
premiato l'Istituto Deffenu per la sua vicinanza ai temi della donazione del sangue. Il riconoscimento è stato ritirato da vicepreside Giovanni Addis.
