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Cronaca

Siria chiama, Olbia risponde: successo per la cena organizzata da un gruppo di ragazzi olbiesi

Siria chiama, Olbia risponde: successo per la cena organizzata da un gruppo di ragazzi olbiesi
Siria chiama, Olbia risponde: successo per la cena organizzata da un gruppo di ragazzi olbiesi
Angela Galiberti

Pubblicato il 05 September 2013 alle 16:40

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Olbia - Quando Viviana Pes e i suoi amici hanno iniziato ad organizzare la cena in favore del popolo siriano non si sarebbero mai aspettati una tale risposta dalla Città di Olbia. La cena di beneficenza si è svolta due domeniche al Museo Archeologico di Olbia grazie all'interessamento dell'assessore alla Cultura, Vincenzo Cachia, e ha visto la partecipazione di 87 persone, in gran parte italiani. La serata è iniziata con un convegno sulla situazione siriana e sulle attività dell'associazione Onsur e poi è proseguita con un buffet medioriental-vegano. Deus ex machina di questa iniziativa è stata Viviana Pes. Viviana ha 20 anni, è vegetariana e studia Scienze Politiche (indirizzo "Diritti Umani") nella Città di Padova. Viviana, com'è nata questa idea della "cena pro Siria"? Durante le lezioni universitarie, a Padova, ho conosciuto due ragazzi italo-siriani che fanno parte di questa associazione no profit, l'Onsur, che si occupa di aiutare il popolo siriano. A Padova e nelle città limitrofe, l'Onsur organizza spesso queste cene di beneficenza e più volte i miei compagni italo-siriani mi hanno invitata. L'idea mi è sempre piaciuta molto, ma tra un impegno universitario e le mie vacanze-lavoro in Sardegna non sono riuscita a partecipare. Così mi son detta: perchè non farla qui ad Olbia? Organizzare una cosa del genere non è semplice. Chi ti ha aiutata? Come ti sei mossa? Qui ad Olbia vi è un'importante comunità musulmana, ma l'Onsur non c'è. Ovviamente mi hanno aiutata i miei amici. Poi ho cercato di coinvolgere in qualche modo gli olbiesi musulmani. Ma non è stato facile, perchè non conosco nessuno che segua l'Islam. Così sono andata in via Tavolara, davanti alla moschea, ho iniziato a parlare con loro, a raccontare di questa iniziativa, a chiedere loro di partecipare. Com'è andata? Pensavo bene, ma alla fine non è venuto nessuno. L'Onsur, quando organizza queste cose, si rivolge prettamente alla comunità musulmana italiana che, chiaramente, ha a cuore le vicende del Medio Oriente. Per questo ho cercato di coinvolgere la comunità musulmana olbiese, ma senza successo. Qualche giorno prima della cena eravamo molto preoccupati, ma alla fine abbiamo dovuto ricrederci. Perchè? Cosa è successo? E' successo che uno o due giorni prima della cena sono arrivate di colpo una marea di prenotazioni. Abbiamo dovuto rifare la spesa e cucinare quantità doppie rispetto a quelle previste inizialmente. E' stato bellissimo. La cosa che ci ha stupito di più è stata la reazione degli olbiesi. Alla cena erano quasi tutti italiani, di stranieri non c'enerano fatta eccezione per una famiglia che sembrava originaria del Pakistan. Sono molto contenta del risultato, oggi (5 Settembre ndR) abbiamo fatto il bonifico all'associazione Onsur. Siamo riusciti a raccogliere 1600 euro che aiuteranno tanti bambini siriani coinvolti nella guerra civile. Vi hanno criticato molto per questa cena, hanno persino detto che queste cose è meglio farle per gli italiani. Non voglio rispondere, ognuno ha il diritto di pensare ciò che crede. Il mondo è bello proprio perchè siamo tutti diversi. Alla cena pro-Siria organizzata da Viviana Pes e dai suoi amici è avanzato molto cibo. Queste pietanze non sono state buttate, ma sono state donate all'Associazione olbiese "Libere Energie", guidata da Ginetto Mattana, che ha provveduto a distribuirle ai senzatetto della città di Olbia.