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Cronaca

Sindaco Nizzi, oggi è la giornata mondiale della libertà di stampa! Festeggiamo?

Sindaco Nizzi, oggi è la giornata mondiale della libertà di stampa! Festeggiamo?
Sindaco Nizzi, oggi è la giornata mondiale della libertà di stampa! Festeggiamo?
Angela Galiberti

Pubblicato il 03 May 2020 alle 17:04

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Olbia, 03 maggio 2020 - Oggi, domenica 3 maggio, è una ricorrenza importante per il mondo dell'informazione: oggi è la giornata mondiale della libertà di stampa. Noi di Olbia.it festeggiamo questa importante ricorrenza ricordando al sindaco di Olbia Settimo Nizzi che da oltre 800 giorni ha epurato dalla mailing list ufficiale del Comune di Olbia la nostra testata giornalistica, rea di aver chiesto un'opinione agli olbiesi.

Siamo recidivi, ci piace fare domande e il primo maggio lo abbiamo fatto di nuovo. Riteniamo, però, di dover sottolineare altri fatti che non sono un buon segnale per la libertà nelle sue più ampie sfaccettature.

Intanto, partiamo dalla censura del Consiglio Comunale del 29 aprile. Con una magistrale arrampicata di specchi, il presidente del Consiglio comunale Giampiero Mura (autore anche di una missiva che, ovviamente, a noi non è arrivata) si è preso la responsabilità di chiedere un taglietto alla diretta streaming.

Ora: è chiaro che quella frase è veramente brutta e non fa certamente onore a chi l'ha proferita durante una votazione, ma è altrettanto vero che con questo taglio si "altera" - o "manipola" - la "realtà" e chi guarda oggi quella diretta non capisce perché la minoranza salta come un grillo.

La cosa buffa (per non dire altro) è che lo stesso presidente Mura, in apertura del consiglio comunale del 30 aprile (quello successivo alla bagarre con le scuse e l'annuncio del taglietto strategico), legge un passo del Regolamento per la Disciplina delle riprese audio-video e fotografiche e relativa trasmissione sulla rete internet delle sedute del consiglio comunale approvato il 31 ottobre 2019.

Mura legge un articolo dedicato alle manipolazioni, vale a dire questo:

"Le riprese audiovisive e fotografiche delle sedute del Consiglio Comunale sono proprietà del Comune di Olbia, ed è vietato alterare e/o manipolare in qualsiasi modo il loro contenuto, anche attraverso l’estrazione o il montaggio di immagini/audio/video, da cui possano risultare contenuti difformi o non corrispondenti a fatti realmente accaduti o pregiudizievoli all’immagine dell’Amministrazione".

Domandiamo al presidente Mura: ma tagliare un pezzettino di un consiglio comunale, decontestualizzando di fatto ciò che avviene subito dopo, non sarebbe forse una manipolazione che trasforma il senso dei fatti accaduti e che viene "vietata" proprio dall'articolo suddetto?

E ancora, domandiamo: a che scopo ricordare questo passaggio del regolamento? A chi è rivolto questo memento? Ai cittadini che hanno ripreso in modo "casalingo" le parti incriminate e le hanno fatte circolare quando il video è stato messo in modalità privata? Alla stampa che ha condiviso questi spezzoni? Oppure ai creativi che si sono sbizzarriti con i meme?

Utilizzare le riprese di un ente pubblico per creare dei deep fake è certamente una manipolazione bieca e pericolosa ed è giusto che il Comune si tuteli contro queste alterazioni, ma non si abbia l'ardire di usare questo scudo per "difendersi" dalla libertà di stampa, di espressione, di satira e dunque di critica.

Lo streaming è uno strumento formidabile per la circolazione delle idee e per il contatto con i cittadini, a patto che non si cancelli alcunché.