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Cronaca

Siccità. Restrizioni a Palau, La Maddalena e Tempio

Siccità. Restrizioni a Palau, La Maddalena e Tempio
Siccità. Restrizioni a Palau, La Maddalena e Tempio
Olbia.it

Pubblicato il 11 August 2017 alle 17:34

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Olbia, 11 luglio 2017 - La siccità estenuante a cui è sottoposta la Sardegna, abbinata all'impennata estiva dei consumi, costringe la popolazione alle restrizioni. Le prime, in Gallura, toccano i comuni di Palau (dal 4 agosto), La Maddalena (dal 28 luglio) e Tempio Pausania (dal 4 agosto). Impressionanti i dati galluresi:segnano quasi un più trecento per cento i consumi di tutta la zona costiera della Gallura (Costa Smeralda, Porto Rotondo, Palau, La Maddalena e Santa Teresa) con una media di 650 litri al secondo rispetto ai 220 del periodo invernale.

La Maddalena.Per far fronte all'aumento dei consumi è necessario effettuare chiusure notturne dell'erogazione dalle 22 alle 6 nelle zone di La Maddalena servite dal serbatoio Sasso Rosso: Abatoggia (zona panoramica), via Ammiraglio Spanu, via Trinità e via Brigata Sassari. E' stata scelta la fascia oraria dove si registrano minori consumi e quindi minori disagi all'utenza. Le scorte effettuate durante la notte saranno utilizzate durante l'arco della giornata quando sono maggiori le necessità delle utenze.

Palau.Negli ultimi giorni è stato riscontrato un importante aumento improvviso dei consumi idrici nel Comune di Palau. In particolare il serbatoio di Capo D'Orso ha segnato una drastica riduzione delle scorte che potrebbe pregiudicare il corretto funzionamento del servizio idrico. Per questo motivo sono state programmate chiusure notturne dell'erogazione dalle 23 alle 6 che consentiranno di immagazzinare adeguate riserve. La fascia oraria è quella dove si registrano meno consumi e quindi meno disagi all'utenza. L'acqua accumulata servirà a garantire l'erogazione durante la giornata quando invece bisogna far fronte a maggiori consumi. In base all'andamento dei livelli nel serbatoio, sarà ridotto l'orario di chiusura.

Tempio.La forte siccità in atto in questo periodo non consente di integrare le attuali quantità d'acqua per la città di Tempio. Per far fronte all'aumento dei consumi, ricostituendo le scorte nel serbatoio di via Demartis, è necessario eseguire chiusure notturne dell'erogazione dalle 21.30 alle 6.

Drammatica la situazione in tutta la Sardegna.

Bidighinzu (Ss): 15 Comuni sotto restrizione.In Sardegna soffre soprattutto il sassarese. A causa delle condizioni dell'invaso del Bidighinzu (i dati del Distretto idrografico della Regione segnano al 30 giugno una disponibilità inferiore al 15 per cento rispetto alla capienza massima) l'Enas - Ente acque della Sardegna – ha imposto ad Abbanoa una riduzione di 70 litri al secondo (dai 450 litri si passerà a 380 litri) sulla portata prelevata dal lago e lavorata dall'omonimo potabilizzatore del Bidighinzu.

Il Gestore ha già sollecitato l'Enas a eseguire l'intervento programmato che consentirà di potenziare il passaggio di acqua grezza dall'invaso del Temo al Bidighinzu tramite un impianto di sollevamento per avere maggiore risorsa in quest'ultimo invaso ma in attesa che vengano effettuati questi lavori, Abbanoa ha dovuto attuare un piano di emergenza. L'erogazione è sospesa dalle 17 fino alle 6 del mattino successivo nei quartieri di Sassari dipendenti dal serbatoio di via Milano: Luna e Sole, Monte alto e medio, Monserrato, centro storico alto (da piazza Castello fino via Duca degli Abruzzi), Porcellana, Tingari, Valle Gardona e Gioscari. Il resto della città sarà approvvigionato dal potabilizzatore di Truncu Reale che tratta l'acqua grezza proveniente dal Coghinas, ma le chiusure notturne dell'erogazione (h.21 – 6) riguardano anche gli altri Comuni alimentati esclusivamente dal Bidighinzu: Ittiri, Tissi, Ossi, Uri, Olmedo, Sorso, Sennori, Osilo, Muros, Codrongianos, Ploaghe, Chiaramonti, Nulvi e Thiesi. A questi Comuni si sono aggiunti dal 7 agosto i centri diBonnanaro, Torralba e Boruttacon chiusure sempre dalle 21 alle 6.

Iglesias, poca acqua dalle fonti.Calata anche la quantità di risorsa a disposizione di Iglesias. Per ripristinare nuovamente i livelli nei serbatoi e stabilizzare il servizio in città, dal 13 luglio è stato necessario procedere con chiusure serali dell'erogazione a partire dalle 19 e fino alle cinque del giorno seguente. Ad oggi la portata prelevata da Igea risulta ridotta a circa 60 litri al secondo a causa dei lavori conseguenti l'incendio del 26 giugno. Questa riduzione (anche se in parte compensata dal prelievo di 30 litri al secondo dall'invaso di Punta Gennarta) unita all'aumento dei consumi dovuti alle alte temperature e alla riduzione di acqua in arrivo dalle sorgenti, diminuita del 40% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, sta determinando l'esaurimento delle scorte idriche presenti nei serbatoi comunali.

Alghero, meno acqua in arrivo a Monte Agnese.In sofferenza risulta anche Alghero. A causa di una ulteriore riduzione di fornitura di acqua grezza da parte dell'Enas – Ente acque della Sardegna – nel potabilizzatore di Monte Agnese al servizio di Alghero si è registrata una diminuzione dell'acqua potabile prodotta e di conseguenza la riduzione dei livelli nei serbatoi. Per assicurare adeguate scorte e far fronte all'aumento dei consumi di questi giorni, Abbanoa sta procedendo con chiusure programmate dell'erogazione, sempre nelle ore serali.

Abbanoa ha già sollecitato l'Enas al ripristino della portata necessaria per il potabilizzatore di Alghero che è di circa 420 litri al secondo: una quantità sufficiente che eviterebbe di effettuare le restrizioni. Il Gestore ha anche sottolineato come le chiusure e le riaperture comportino sbalzi di pressione che generano problemi nelle reti.

Emergenza idrica anche nell'invaso del Temo.A causa della drammatica siccità in atto, si sono notevolmente ridotti i livelli anche nell'invaso di Monteleone Rocca Doria che alimenta il potabilizzatore del Temo. I dati del Distretto idrografico della Regione segnano al 31 luglio una disponibilità inferiore al 24 per cento rispetto alla capienza massima: in pratica circa due milioni di metri cubi in meno rispetto a un mese fa e addirittura oltre 25 milioni di metri cubi in meno rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.

Di conseguenza la produzione di acqua potabile dall'impianto di Abbanoa ha subito una riduzione: dai 260 litri al secondo si è passati ora a circa 225 litri al secondo. Per questo motivo a partire dal 4 agosto è stato necessario effettuare chiusure notturne dell'erogazione a partire da stasera nei centri interessati:a Bosa da mezzanotte fino alle 6 aMacomer, Villanova Monteleone, Putifigari, Bonorva e Pozzomaggiore dalle 23 alle 5.

Frazioni marine di Cuglieri.La crescente siccità degli ultimi mesi sta avendo pesanti ripercussioni sulla quantità d'acqua fornita dalle sorgenti al servizio delle frazioni marine di Cuglieri:Santa Caterina, S'Archittu e Torre del Pozzo. La quantità complessiva di acqua disponibile non riesce a coprire il fabbisogno dei consumi che, come ogni anno, segnano un incremento nei periodo estivo.

Per consentire il recupero del livello ottimale di scorte nei serbatoi, dal 27 luglio si procede con chiusure notturne dalle 23 alle 6.30 .

Dal 9 agosto sono scattare le restrizioni anche nel Comune diSuni

Nuoro.Anche nel capoluogo barbaricino è necessario effettuare periodicamente chiusure notturne: le prossime saranno dal 10 al 12 agosto.Qui i dettagli