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Senatore Sanciu su astensione Pdl al Senato

Senatore Sanciu su astensione Pdl al Senato
Senatore Sanciu su astensione Pdl al Senato
Olbia.it

Pubblicato il 07 December 2012 alle 14:59

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“Il passo indietro di un anno fa a favore del Governo tecnico presieduto da Monti, che doveva dare all’Italia un esecutivo forte che avrebbe dovuto rilanciare il Paese, non è servito a nulla dato che i principali osservatori economici registrano tutti il segno meno.

La crisi delle grandi industrie, quelle del settore manifatturiero, l’economia nel suo complesso in forte difficoltà schiacciata dalla pressione fiscale delineano un paese allo stremo.

Il debito aumenta, le famiglie vedono evaporare il potere di acquisto, percepiscono come devastante per i loro bilanci la mazzata del pagamento dell’Imu e le imprese stanno ancora peggio perché non vedono segnali di ripresa. Tutto ciò fa convergere verso la conclusione che qualcosa non ha funzionato e che ci vuole un deciso cambio di passo”.

Il Senatore del Pdl Fedele Sanciu interviene a seguito del voto al Senato nel quale il partito si è astenuto.

“Il Popolo delle Libertà ha mantenuto con l’astensione in Senato un atteggiamento responsabile nei confronti del Paese, consentendo con il numero legale l’approvazione del Dl sullo sviluppo, un passaggio che si ripeterà anche con la legge di stabilità in arrivo all’esame dell’aula, voluto dal Presidente Berlusconi che sta pensando solo ed esclusivamente al bene dell’Italia e degli italiani”.

“Personalmente è da tempo che mi astengo dal votare le fiducie del Governo Monti avendo preso atto del disastro totale e della crisi devastante che aggredisce le famiglie e le imprese italiane che dovevano essere tutelate dallo stesso Governo, che invece preferisce affrontare l’emergenza tassando i risparmi ed imponendo un vero e proprio regime fiscale”.

“Da sardo e da gallurese in particolare, non voterò la fiducia al dl sullo sviluppo chiesta dal Governo, una decisione che prendo in linea con mio partito e dopo aver visto quanto sta accadendo sul nostro territorio, depauperato giorno dopo giorno dagli scippi degli uffici periferici dello Stato, non ultimo quello perpetrato con la soppressione della sede distaccata del tribunale di Olbia”.