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Savona lancia il Psd'Az-Lega: oltre un evento ecco le regionali

Savona lancia il Psd'Az-Lega: oltre un evento ecco le regionali
Savona lancia il Psd'Az-Lega: oltre un evento ecco le regionali
Angela Galiberti

Pubblicato il 24 August 2018 alle 16:11

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Porto Cervo (Arzachena), 24 agosto 2018 - Mentre Olbia faceva la conta dei danni provocati dalla tempesta-lampo abbattutasi sulla città nel pomeriggio di ieri, a Porto Cervo è stato lanciato il sodalizio Psd'Az-Lega per le prossime regionali. Un lancio in grande stile sotto gli occhi dell'uomo simbolo del governo giallo-verde: il ministro Paolo Savona, intervenuto in Costa Smeralda per presentare il suo libro "Come un incubo e come un sogno".

Intervistato da Bruno Vespa, Savona - mente brillante ed economista stimato - ha parlato dell'Unione Europea, di com'è è nata, delle modalità con cui l'Italia ha aderito e di come la stessa UE dovrebbe cambiare affinché torni ad essere una "gallina" capace di dare "uova". Ragionamenti noti, questi, fatti davanti a una platea molto qualificata: oltre a molti "vacanzieri" smeraldini, erano presenti il gotha dell'economia sarda, diversi giornalisti, molti politici locali.

Sul palco, però, vi era una presenza particolare ovvero Christian Solinas: ex assessore regionale ai Trasporti, segretario nazionale del Partito Sardo d'Azione, fautore del sodalizio Psd'Az-Lega e senatore della Repubblica Italiana eletto durante la recente tornata elettorale.

Insomma, 2+2 in politica a volte non fa 4, ma è anche vero che l'asse Psd'Az-Lega stuzzica, incuriosisce, fa discutere e - soprattutto - fa pensare alle prossime elezioni regionali per le quali la politica locale si sta già muovendo da settimane.

"Continuiamo un rapporto che risale alle origini della Lega - spiega Christian Solinas riguardo l'asse tra sardisti e leghisti -. C'è stato un periodo durante il quale questi rapporti hanno rallentato, ma il merito di questo consiglio nazionale è stato di avere il coraggio di avere nuovamente un dialogo su punti programmatici. L'essenza dei nostri rapporti è data dalla condivisione di programmi e progetti principalmente per la Sardegna. Non è possibile non avere il controllo del cielo e del mare, ma c'è anche il tema della zona franca che abbiamo declinato con varie misure".

Una volta che il Psd'Az si è reso conto di dover tornare in Parlamento per poter incidere sulle leggi che limitano l'azione, ecco spuntare il sodalizio sardisti-leghisti. Da sciogliere, per le regionali, c'è il nodo alleanze che non è stato sciolto - anche se il Psd'Az (e dunque anche la Lega) ha le idee chiare in merito.

"Vogliamo lavorare a un grande progetto di governo, proponendo soluzioni percorribili. Per questo ci stiamo avvalendo delle migliori intelligenze che oggi ci sono su piazza. Ieri il ministro Savona, economista di indubbia fama ed esperienza. Qualche mese fa abbiamo portato Alberto Bagnai e Claudio Borghi, per il tema economico. A breve avremo un laboratorio che si occuperà di edilizia, urbanistica e paesaggio - spiega con diplomazia Solinas -. Avremo un programma sulla base del quale ci confronteremo con le forze politiche per stabilire alleanze. Non credo che ai sardi interessi granché la formula, l'alchimia, l'alleanza in sé e per sé. Credo che interessi ciò che si va a fare".

"Le elezioni politiche hanno certificato due esigenze: la politica tornare a sintonizzarsi sui problemi reali delle persone e offrire soluzioni a questi problemi e non a istanze lontane come i parametri di Bruxelles che sono vissuti come norme che peggiorano la vita delle persone", prosegue.

A questo punto, non si può non pensare a una convergenza tra i sardisti-leghisti e il Movimento 5 Stelle, il quale sta condividendo questi temi proprio con la Lega a livello nazionale. "Questo è prematuro da dire, ieri ho detto con molta trasparenza che oggi non posso escludere niente. L'unica certezza è l'alleanza solida con Matteo Salvini", sottolinea il segretario nazionale del Psd'Az.

Di sicuro, dunque, non c'è niente: nemmeno l'alleanza con il centrodestra, che in teoria dovrebbe essere l'interlocutore privilegiato. C'è però un'altra certezza che traspare dai ragionamenti di Solinas: il programma deve mettere al centro la Sardegna, dunque il programma sarà necessariamente a spiccata trazione sardista.

Quanto agli ultimi avvenimenti politici territoriali, che hanno visto protagonista anche la Gallura con la vicenda legata a Lidia Fancello, Solinas risponde con diplomazia e smorza le polemiche: "Per le questioni interne del partito ci sono organi che decidono, in questo caso la competenza è della Commissione di Garanzia della quale io non faccio parte ed è giusto che sia così perché è un 'tribunale' che decide. Posso solo fare un'affermazione di principio: oggi per essere credibili c'è bisogno di partiti che abbiano una ordinata manifestazione del dissenso. La diversità di pensiero e opinione è un valore: questa però deve stare all'interno di un perimetro".