Sassari, 13 Dicembre 2016 - Aveva trovato un'adozione il gattino che pochi giorni fa è stato gravemente ferito tramite l'inserimento di un petardo acceso (e fatto esplodere) in bocca, mapurtroppo il lieto fine non c'è stato: il cucciolo non ce l'ha fatta. Dantes, così lo avrebbe chiamato la sua nuova padroncina, è stato trovato agonizzante a Sassari dopo che qualche ignoto gli aveva fatto esplodere un petardo in bocca. Il gatto è stato soccorso immediatamente e portato dal veterinario che ha cercato in tutti i modi di salvarlo. Sul web si èscatenata la gara di solidarietà e in poche ore sono state raccolte diversecentinaia di euro utili a saldare il conto del veterinario. Purtroppo, però, Dantes non ce l'ha fatta: è morto oggi a causa delle terribili ferite riportate in quella che potremmo definire una vera e propria tortura. Questo episodio, l'ultimo di tanti, pone di nuovo al centro della questione l'utilità del commercio dei petardi. Oggetti che, spesso, finiscono nelle mani sbagliate. Mani di bambini o ragazzini (o anche adulti) che si feriscono oppure che li usano per spaventare o uccidere gli animali. Ha ancora senso, oggi, permettere un tale commercio?