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Cronaca

Sassari: un monumento a Enrico Costa nel cuore della sua città

Sassari: un monumento a Enrico Costa nel cuore della sua città
Sassari: un monumento a Enrico Costa nel cuore della sua città
Olbia.it

Pubblicato il 15 March 2017 alle 11:19

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Sassari, 19 Marzo 2017 -Nasce un Comitato per onorare la figura del celebre scrittore sassarese con una statua di bronzo inserita nei luoghi in cui visse e operò. Il gruppo di lavoro è formato da intellettuali, docenti universitari, personalità di cultura e giornalisti che intendono realizzare il progetto in sintonia con i cittadini, le istituzioni e le organizzazioni pubbliche e private. L’iniziativa gode del patrocinio dell’Amministrazione comunale e delle Biblioteche sassaresi, e del sostegno della Fondazione di Sardegna.

«Città come Sassari ce ne sono molte in Italia. Ma difficilmente molte hanno nell’albo d’oro dei loro cittadini, uno come Enrico Costa. E meno ancora hanno nel proprio album di famiglia un’opera come il Sassari, la grande opera che Enrico Costa ha dedicato alla sua città, raccogliendone e celebrandone memorie grandi, piccole e piccolissime in qualche migliaia di pagine, frutto di quasi tre decenni di lavoro ininterrotto».

Lo scrive Manlio Brigaglia in apertura del volume “Enrico Costa. Lo scrittore e la sua città”, e queste poche righe riassumono assai bene quanto importante sia per i sassaresi (e non solo) l’opera del Costa.

Al fine di onorare la figura del grande storico e letterato si è costituito a Sassari lo scorso maggio il Comitato Monumento a Enrico Costa, che si prefigge di realizzare un Monumento in onore dello scrittore, in sintonia con i cittadini, le organizzazioni pubbliche e private.

Ne è presidente onorario Manlio Brigaglia e presidente in carica l’avvocato Salvatore Porcu che fa parte, insieme a Franco Borghetto, Antonio Capitta, Simonetta Castia ed Elena Cenami, del Consiglio direttivo.

L’iniziativa è stata presentata martedìa Palazzo Ducale durante una conferenza stampa, nel corso della quale, il sindaco Nicola Sanna ha ribadito l’importanza del progetto, sostenuto con convinzione dall’Amministrazione comunale in quanto «Costa è un emblema di Sassari, se non fosse per lui gran parte della storia della città sarebbe andata perduta».

Nel complesso il comitato, composto oltre il direttivo da Maria Teresa Accardo, Stefania Bagella, Paolo Cau, Attilio Mastino, Antonello Mattone, Franco Pilo, Daniela Scano e Giovanni Antonio Tabasso, conta 13 soci fondatori; aperto all’adesione di nuovi soci, enti, istituzioni e/o persone che vogliano partecipare alle attività del comitato con proposte, richieste, progetti e idee, si presenta oggi con il pieno supporto e patrocinio dell’Amministrazione comunale, dell’Archivio storico comunale e delle due biblioteche, comunale e universitaria.

Manlio Brigaglia ha ricordato la vastità della bibliografia del Costa, mentre Salvatore Porcu ne ha tratteggiato la passione civile e l’amore verso il lavoro. «La speranza – ha specificato Simonetta Castia – è che la cittadinanza si riavvicini alla sua storia, una storia che Costa ha saputo descrivere con tanta cura e passione».

L’esigenza di ricordare in modo stabile la figura del cantore della città è, al di fuori di ogni retorica, un debito di gratitudine che Sassari ha nei confronti di Enrico Costa, che dedicò tutto se stesso al recupero della memoria cittadina e contribuì non poco alla divulgazione della sua storia e alla sua salvaguardia anche attraverso il riordino delle carte comunali, in qualità di Direttore dell’Archivio storico comunale.

Dall’anno della sua morte in poi la città ha voluto ricordare la sua figura nel tempo, con mostre, convegni e scritti, in modo estemporaneo o all’interno di situazioni e occasioni istituzionali. Nel 1925, per opera dell’allora commissario prefettizio Candido Mura, fu intitolata a Enrico Costa una delle vie che lambisce la piazza Fiume, diremmo non a caso: la dimora in cui lo scrittore trascorse gli ultimi vent’anni della sua non lunga vita, era situata in via Cavour, di fronte all’Ospedale vecchio, l’odierna sede della Biblioteca Universitaria.

Nel 150° dalla nascita, in occasione del Ferragosto del 1991, l’Amministrazione Comunale volle rinnovare il ricordo del suo illustre cittadino promuovendo la pubblicazione dell’“Archivio Pittorico” in una forma più simile all’originale: tre volumi raccolti in un elegante cofanetto.

A distanza di circa 80 anni il Comune, in collaborazione con l’Associazione Aristeo, promosse e organizzò un complesso di importanti iniziative culturali e istituzionali a lui dedicate, tra le quali l’intitolazione dell’Archivio storico comunale e l’apposizione di due targhe presso la casa in cui nacque e quella in cui morì, in via Cavour.

Oggi a distanza di dieci anni i tempi sembrano maturi per l’omaggio di un ulteriore e duraturo ricordo, una statua-simbolo che lo ritragga fisicamente, conferendogli più nel concreto il ruolo di icona e genius loci di Sassari. L’intento è anche quello di restituire fasto, dignità e senso compiuto ad una prassi, quella dei monumenti storici, poco apprezzata perché ritenuta intrisa di ufficialità e mal recepita.

Al pari di piazza Tola e piazza Azuni, dedicate a putativi padri locali, e in complementare antitesi con piazza Castello e piazza d’Italia, che onorano secondo autonomi e pur degni percorsi storici i nomi di Felice Cavallotti e del primo re d’Italia, piazza Fiume ambisce a divenire, per scelta comune, l’emblema ottocentesco di una Sassari che rinacque e che guardò oltre i suoi confini grazie anche all’insegnamento di Enrichetto.

Proprio in prossimità di quei luoghi così preminenti e centrali, fulcro insieme alla piazza d’Italia delle Appendici, esito della prima espansione oltre le mura della Sassari moderna a lui tanto cara, il comitato ha ipotizzato di far sorgere una statua in bronzo che riproduca le fattezze di Costa, ispirandosi al ritratto dello studente Cubeddu esposto presso gli spazi della Biblioteca comunale. L’idea è quella di inserire l’opera nel contesto urbano in simbiosi con i luoghi, rievocando la figura dell’autore in occasione di una quotidiana passeggiata, non diversamente da quanto fatto per la statua di Umberto Saba a Trieste, ad esempio.

Le modalità di realizzazione del monumento, oggetto di studio e attenta analisi da parte del comitato, la sua posa in opera e le scelte progettuali che porteranno all’edificazione del monumento, saranno condivise con la cittadinanza e con le istituzioni competenti.

La logica sottesa all’operazione è quella della sottoscrizione popolare, di una raccolta fondi allargata alla città e a tutti quegli enti che vorranno rendersi partecipi di questa importante iniziativa, che si prevede di portare a compimento entro l’anno. Nel corso della conferenza stampa, la presidente del Consiglio comunale di Sassari, Esmeralda Ughi, ha fatto sapere che tutti i consiglieri comunali aderiranno alla sottoscrizione. Gli interessati possono rivolgersi a [email protected] o contattare lo 079/237290. I versamenti vanno effettuati sull’apposito conto del Banco di Sardegna, codice iban IT20I0101517200000070617554. Il primo ringraziamento va alla Fondazione di Sardegna che ha voluto rispondere sollecitamente alla richiesta di sostegno disponendo un apprezzato contributo.