Wednesday, 24 April 2024
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Pubblicato il 09 June 2011 alle 12:11
L’avevano annunciato. L’ultimatum è scaduto e gli autotrasportatori minacciano l’occupazione dei porti del Nord Sardegna. All’origine della protesta c’è il caro traghetti. I costi del trasporto merci dalla Sardegna al Continente, mediante navi di linea, sono esorbitanti. I bilanci degli autotrasportatori sono oppressi da una situazione che, da gennaio, intacca l’intero mercato turistico e economico. L’unica speranza era rappresentata dalla neonata Flotta Sarda a guida della Regione Sardegna. Ma le navi Saremar non prevedono il trasporto merci. Qualche giorno fa, riunendosi a Buddusò, gli autotrasportatori, guidati da Angelo Carta di Sardegna in Movimento, chiedevano risposte immediate alla Regione per l’istituzione di una nuova rotta atta al trasporto merci. Le risposte, però, non sono giunte e gli autotrasportatori, come annunciato, passeranno al contrattacco mediante l’occupazione dei porti. Nonostante tutto, gli autotrasportatori riconoscono l’impegno da parte delle istituzioni locali nell’arginare la crisi, ma la categoria è a un passo dal fallimento collettivo. La clamorosa protesta sembra, ormai, l’unico modo per evitare di rimanere definitivamente schiacciati.
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