Tuesday, 19 March 2024

Informazione dal 1999

Cronaca

Sardegna zona rossa? No, la mappa era un esempio

Sardegna zona rossa? No, la mappa era un esempio
Sardegna zona rossa? No, la mappa era un esempio
Olbia.it

Pubblicato il 17 May 2020 alle 15:41

condividi articolo:

Olbia, 17 maggio 2020 - Il caso sollevato dall'onorevole Salvatore Deidda sulla cartina presente in uno studio francese oggetto di articolo del Corriere della Sera, sembrerebbe essersi sgonfiato. Quella cartina, che sembrerebbe proprio far pensare alla Sardegna come "zona rossa", non è altro che un esempio di come si potrebbe realizzare un network positivo tra zone non a rischio.

Siamo andati a recuperare la fonte originale: si tratta di un report pubblicato il 10 maggio sul portale EsadeEcPol e firmato da due ricercatori (Bary Pradelski e Miquel Oliu-Barton). Scorrendo il documento si capisce subito che non si tratta di una cartina che indica perentoriamente zone rosse e zone verdi. La ricerca, per la verità, è molto interessante perché fondamentalmente indica un metodo che potrebbe essere utilizzato in Europa per far riprendere l'economia turistica in sicurezza. Il metodo consiste, sostanzialmente, nel dividere l'Europa in Regioni più piccole ("zonizzazione"), dividendole a loro volta in zone rosse e verdi. Quelle verdi potranno essere collegate tra loro, riattivando così il settore. Man mano che le zone rosse diventano green, ecco che i collegamenti aumentano.

L'idea è quella di creare un "green-zone travelling network" tra le varie zone verdi in questo periodo di pandemia. Gli studiosi propongono che i membri Schengen che non fanno parte dell'Unione Europea possano far parte del network (purché siano verdi).

Ed è a questo punto del report che spunta la cartina incriminata da Deidda. Cartina che, nella versione pubblicata sul portale accademico, ha sopra una scritta: example labelling, vale a dire "classificazione di esempio". Quell'immagine mostra come potrebbero rapportarsi le varie zone verdi tra loro come esempio, ma non c'è scritto che quella cartina indica senza se e senza ma la classificazione delle Regioni europee. Nella ricerca tale "classificazione" non è indicata da nessuna parte, anzi: i due studiosi indicano nel metodo "regionale/a zone" una via di uscita per risollevare l'economia, in particolare quella dell'Europa meridionale. La ricerca Indica una strada, un approccio europeo alla problematica. Approccio, come si legge nel report, già avviato dall'Italia. La ricerca espone i vantaggi di tale approccio a zone, ma non indica le zone: indica un approccio di risoluzione al problema.

Si legge: "Il nostro approccio green-zone travelling può essere orchestrato solo a livello pan-europeo e in effetti rientra tra le competenze CE".

Insomma, la Sardegna non è una zona rossa e quello era solo un esempio grafico di collegamento tra zone verdi. Certo è che quella cartina, separata dall'articolo del Corsera (che spiega cosa è la ricerca) e dal suo report originale, restituisce l'idea di una situazione non particolarmente rosea per gran parte dell'Italia non sono per la Sardegna ed è per questo che è intervenuto l'onorevole Deidda. Se si osserva solo la cartina originale, senza badare a didascalie o altro, ci si potrebbe fare un'idea un po' strana della situazione. Secondo i dati attuali, sono solo 3 Regioni ad essere a rischio: quasi tutte le altre hanno dati molto positivi e non sono solo quelle strettamente meridionali.