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Sardegna: "La zona franca non esiste, è una chimera"

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Olbia.it

Pubblicato il 03 January 2018 alle 14:44

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Olbia, 03 gennaio 2018 – "È ora di raccontare ai sardi la verità: la zona franca in Sardegna non esiste, non vi sono né i presupposti giuridici né le condizioni economiche per realizzarla. È una chimera propagandata da persone che agiscono in mala fede solo per ottenere visibilità e consenso, guarda caso, in piena campagna elettorale, illudendo i cittadini e infondendo speranze irrealizzabili. L'unica soluzione percorribile, prevista dalla legislazione europea e nazionale, è l'istituzione delle Zone economiche speciali, che potranno garantire l'accesso ad agevolazioni finanziarie e fiscali rivolte alle imprese, e non i consumatori", ha dettoGiuseppe Luigi Cucca, in merito all'iniziativa intrapresa dalla Sindaca di Giave e ai messaggi che vengono diffusi in queste ore dal Movimento zona franca.

"La fiscalità di vantaggio è un tema estremamente sensibile e va trattato con cura - afferma Cucca -. Bisogna smettere di raccontare alle persone che basta una non meglio definita 'dichiarazione d'intenti' da inoltrare all'Agenzia delle entrate per ottenere un rimborso delle tasse. Chi diffonde messaggi del genere si diverte a prendere in giro le persone e compie un vile atto di disinformazione. Questa sulla zona franca è la più pericolosa delle fake news che sia mai stata diffusa negli ultimi tempi, e come Partito Democratico sentiamo il dovere di ristabilire la verità e dire ai sardi cosa concretamente si può fare".

"La Sardegna, prosegue il segretario, in applicazione dal Decreto Sud (il DL convertito con modificazioni dalla L. 3 agosto 2017, n. 123), che a sua volta attua le norme sancite dal Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, potrà dotarsi di almeno due Zone economiche speciali. La richiesta potrà essere inoltrata dalla Regione, una volta che sarà adottato il decreto attuativo, recentemente sottoposto al parere della Conferenza unificata. Ci sono a disposizione 200 milioni di euro per le regioni del Mezzogiorno, compresa la Sardegna, e dovrà essere formulato un Piano di sviluppo strategico delle aree interessate, per favorire gli interventi infrastrutturali e l'insediamento di nuove imprese e l'espansione di quelle esistenti. Ottenuto il riconoscimento di zes si potrà usufruire di diversi vantaggi: dalle procedure semplificate all'accesso alle infrastrutture fino al credito d'imposta", continua il segretario regionale Pd.

"In questa fase - conclude Cucca - è indispensabile individuare le aree e predisporre il relativo Piano di sviluppo strategico, affinché la Regione sia in grado di inoltrare la richiesta al Governo appena entrerà in vigore il decreto legislativo".