Sardegna: un collettivo al femminile contro il sessismo e il razzismo

Olbia, 8 ottobre 2019 - Come spesso accade "navigando nella grande rete globale" ci si può imbattere in eventi, situazioni e azioni che inaspettatamente accadono a poca distanza da noi.

E' il caso questo dell'iniziativa tutta la femminile, portata a conoscenza dal sito marraiafura.com.

Ora gli automobilisti che percorrono quotidianamente la SS 195, potranno scorgere il disegno di una bambina con un caschetto nero dove fino a qualche giorno prima faceva bella mostra di sè, una scritta ingiuriosa e offensiva nei riguardi diCarola Rackete.

Oltre le proprie convinzioni socio politiche, l'offesa gratuita ad una donna specialmente, va ben oltre in gran parte delle occasioni. Ingiurie che con la politica hanno ben poco a che vedere.

Tutto ciò è stato reso possibile grazie all'agire di qualcuno che non si è voltato dall’altra parte. La situazione dovrebbe farci tenere a mente la grande potenza delle azioni non violente, e la necessità e l’urgenza di prendersi cura dello spazio urbano che ci circonda.Proprio nel nostro piccolo.

La scritta offensiva fino a qualche giorno faceva bella mostra sul muro di un’azienda, lungo la statale 195 Sulcitana tra Cagliari e Capoterra. E' bastata la volontà di un collettivo di donne sarde armate di vernice, rulli e pennelli, per rispondere ad un'offesa con un'opera artistica.

L’azione improvvisata di street art ha visto il coinvolgimento di numerose donne sardetra cui la giornalista Gianna Melis e Nina Castle, artista sarda che ha risposto con grande entusiasmo al progetto femminile.

La sensibilità delle donne, passa attraverso piccoli gesti silenziosi, che riscuotono grandi echi.