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Cronaca

Sardegna, ultracentenari: più longevi con la musica

Sardegna, ultracentenari: più longevi con la musica
Sardegna, ultracentenari: più longevi con la musica
Laura Scarpellini

Pubblicato il 23 December 2019 alle 16:20

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Olbia, 23 dicembre 2019 - La Sardegna è ormai risaputo essere la terra degli ultracentenari. A tal proposito oggi ci si interroga, oltre a come vivere a lungo, su quali siano i fattori determinanti per una buona qualità della vita stessa. Proprio in Sardegna e precisamente nella città di Cagliari, risiede la Comunità Mondiale della Longevità (CmdL). Tale organismo da tempo studia le varie correlazioni che vanno a determinare una lunga durata dalla vita e quali possano essere le condizioni favorevoli per svilupparla al meglio. L'operato dei ricercatori è focalizzato sullo studio dell'invecchiamento e sulla disabilità attraverso programmi e progetti di educazione alla salute. Alla base dell'attività degli studiosi vi è quindi una grande di ricerca, numerosi convegni internazionali, conferenze, e interventi capillari nel territorio sardo. Recentemente laCmdL, insieme a Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitativa (SIMFER), l'Istituto Europeo per la Ricerca la Formazione e l'Orientamento Professionale di Eccellenza per disabili ed emarginati (IERFOP), e alla Fondazione di Sardegna, ilCmdL, ha portato alla luce l'importanza della musica nella nostra vita. È stato studiato che ascoltare la nostra musica preferita produce un senso di benessere in grado di allungare la vita in salute. La musica si è dimostrata essere di grande aiuto nei disturbi dell'umore, nel disagio psichico e nella depressione tanto quanto gli antidepressivi. Ora più che mai i ricercatori della Comunità mondiale della longevità (Cmdl) promuovono a pieni voti la musicoterapia, soprattutto in ambito medico riabilitativo. Proprio questa nuova frontiera della neuroscienza che si rifà all'arte dei suoni è stata il fulcro del convegno a Cagliari organizzato dalla stessa Comunità che studia da tempo i centenari isolani insieme all'Istituto europeo di ricerca Ierfop e alla Società italiana di medici fisica riabilitativa (Simfer), guidata da Mauro Piria. A quanto pare è nelle malattie neurodegenerative tipiche dell'invecchiamento come demenza e Parkinson che la musicoterapia riesce a operare la sua efficacia. Certo è che "l'amore per la musica" deve essere una costante nella nostra vita. Il nostro cervello con la musica mette in azione quei i centri della gratificazione, della socialità e dell'empatia che risultano essere dei promotori di benessere. Tutti stati d'animo positivi che sono in grado di protrarre l'aspettativa di vita di almeno 10 anni. Secondo i ricercatori sardi quindipossibilità di una lunga vita gratificante, viene data anche dalla buona musica. E di buona musica la Sardegna ne è davvero grande produttrice. Da quella storica, alla tradizione corale, alle nuove leve che riescono a fondere le influenze del bacino del Mediterraneo con sonorità che rimandano al passato. Una grande dose di benessere ci aspetta per gli anni a venire, in nome della grande voglia di musica.