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Cronaca

Sardegna, servizi di bellezza a domicilio: allarme lavoro in nero

Sardegna, servizi di bellezza a domicilio: allarme lavoro in nero
Sardegna, servizi di bellezza a domicilio: allarme lavoro in nero
Olbia.it

Pubblicato il 11 March 2019 alle 08:17

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Cagliari, 11 marzo 2019- Nel settore del benessere e della cura della persona è allarme per il proliferare di piattaforme di servizi “hair & beauty on demand” che offrono “servizi itineranti e a domicilio” per il taglio dei capelli, manicure, cerette e trattamenti estetici che, nella quasi totalità dei casi, vengono proposti da soggetti scarsamente preparati e che ignorano sia i requisiti igienico-sanitari, sia quelli della sicurezza. Servizi svolti in concorrenza sleale nei confronti degli operatori regolari, che rispettano le normative vigentisia con riferimento alla formazione obbligatoria per gli operatori, sia rispetto ai requisiti igienico-sanitari dei locali nei quali l’attività viene svolta. Le attività di acconciatura ed estetica in Italia sono regolamentate dalla Legge 174 del 2005 e dalla Legge 1 del 1990.

Il Web ha favorito la creazione di siti online dedicati al wellness, (benessere), un settore che merita attenzione perchè ad alto rischio per i consumatori, da troppo tempo vittime dell’offerta di trattamenti a prezzi “stracciati”.

“Bisogna fare molta attenzione - ammonisce il Segretario di
Confartigianato Imprese Sardegna, Stefano Mameli – infatti, quasi
quotidianamente ci arrivano attraverso i media notizie di consumatori
danneggiati, talvolta anche gravemente, da pratiche mal eseguite o
eseguite in assenza delle prescrizioni di legge, o a causa di prodotti
di scarsa qualità o scaduti, o ancora dall’utilizzo scorretto di
apparecchiature o da mancanza di sterilizzazione degli strumenti”.

Nell’Isola si registrano 3.384 imprese del settore dei Servizi di
parrucchieri e altri trattamenti estetici. Delle 2.886 imprese
artigiane del settore, il 66,6%, 2.248 attività, sono gestite da
donne, il 10,5%, 353 aziende, da giovani under 35 e il 3,2%, 108
realtà, da stranieri. Nelle imprese artigiane che offrono servizi di
acconciatura, manicure, pedicure e trattamenti estetici sono ben 5.124
gli addetti al lavoro.

Un recente calcolo degli irregolari stima che in Sardegna il numero di
questi lavoratori si aggiri intorno alle 1.400 unità, che vanno a
“colpire” direttamente il 18% delle imprese regolari.

In conclusione il Segretario Mameli ricorda come “Confartigianato
Benessere, abbia sempre contribuito in tutte le sedi istituzionali
alla costruzione di regole certe a tutela degli operatori e dei loro
clienti. È necessaria, per questo, una corretta e costante
informazione nei confronti del consumatore, rispetto ai rischi
derivanti da trattamenti eseguiti senza il rispetto delle
prescrizioni. Il tutto affinché si affermi, sempre più, l’importanza
di affidarsi a operatori qualificati a garanzia della corretta
esecuzione dei trattamenti”.