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Pubblicato il 06 March 2021 alle 16:04
Cagliari. Queste le sindache sarde in prima linea per rivendicare il diritto di scelta delle donne durante la delicata fase del parto: Debora Porrà -Villamassargia,Daniela Falconi -Fonni, Carla Medau -Pula, Anna Paola Marongiu – Decimomannu, Paola Casula -Guasila, Paola Secci –Sestu, Manuela Pintus -Arborea, Marianna Fusco -Erula, Serena Massa -Senis, Rita Pireddu -Soleminis, Rita Zaru -Noragugume,Cinzia Porceddu -Gesico, Sabrina Sassu- Cossoine, Antonella Canu -Lodè, Marina Madeddu -Villa San Pietro, Marta Cabriolu -Villacidro, Lucia Cirroni -Uri, Rossana Ledda -Macomer, Stefania Piras -Oniferi, Luisa Murru -Monastir, Francesca Piredda -Tramatza, Sabrina Licheri -Assemini, Francesca Atzori -Siliqua, Maddalena Agus -Olzai, Rossana Ledda -Macomer, Emanuela Guggeri -Goni, Ester Tatti -Ruinas, Emanuela Cadeddu -Pauli Arbarei, Anna Maria Dore -Uras, Donatella Dessì -Armungia, Elvira Usai -San Giovanni Suergiu, Paola Massidda -Carbonia,Teresa Diana -Sant’Anna Arresi,Claudia Mura -Calasetta Sono ben 34 sindache sarde in testa a più di 80 amministratori locali in pieno dibattimento su un tema che riguarda gestanti, personale sanitario e strutture pubbliche. Vengono richieste a gran voce in tutta la Sardegna a partire dal comparto di Iglesias, azioni migliorative che incidano sulla possibilità di scelta delle donne: oltre al parto in analgesia, esistono anche altri metodi non farmacologici di controllo del dolore, che passano per il potenziamento del personale ospedaliero e dei consultori familiari, fondamentali per garantire l’informazione e la sicurezza per madre e bambino. E' risaputo che per la salute psico- fisica delle donne, è utile anche poter ricorrere ad analgesia in travaglio per avere più serenità durante il momento parto. E' una scelta molto delicata che in alcuni territori non è alla portata delle partorienti. A quanto pare nel Sulcis Iglesiente l’assenza di questo prezioso servizio presso l'ospedale CTO di Iglesias, costringe molte partorienti a rivolgersi nella struttura di Cagliari, andando ad incidere sul già esiguo numero di parti. Tutto questo mette in serio rischio di chiusura il servizio sanitario locale. Nel Sulcis Iglesiente si ha un tasso di natalità del 5 per mille su una popolazione di 120 mila abitantI Nello scorso anno si sono registrati 340 parti in parte incrementati grazie all’introduzione del parto indolore. Ci si augura di veder aumentare i dati, mantenendo il servizio sperando di poter superare la deroga annuale concessa fino ad oggi. Di fatto il numero minimo di parti all’anno per sostenere il servizio, dovrebbe aggirarsi intorno alle 500 nascite. La pratica del parto-analgesia spesso si rivela utile per diminuire i cesarei, consentendo alle partorienti di ridurre l’ansia legata al dolore che va incidendo in fase di travaglio. L'8 marzo prossimo verra chiesto quindi alla Regione Sardegna un segnale deciso verso il miglioramento della situazione delle donne sul territorio. verrà chiesta più attenzione verso il parto in analgesia, metodi anche non farmacologici sul controllo del dolore durante il parto, e il potenziamento del personale ospedaliero e dei consultori familiari.
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