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Cronaca

Sardegna, riforma Sanità: tornano le vecchie 8 Asl

Sardegna, riforma Sanità: tornano le vecchie 8 Asl
Sardegna, riforma Sanità: tornano le vecchie 8 Asl
Olbia.it

Pubblicato il 02 September 2020 alle 09:31

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Cagliari, 2 settembre 2020-Il Consiglio regionale della Giunta Solinas archivia la Asl unica e con 36 voti favorevoli e 18 contrari ripristina le otto vecchie aziende sanitarie. La prima delle tre riforme sulla sanità sarda è legge. Le aziende sanitarie con personalità giuridica tornano ad essere Sassari 1, Gallura 2, Nuoro 3, Ogliastra 4, Oristano 5, Medio Campidano 6, Sulcis 7, Cagliari 8. La riforma della sanità varata dalla Giunta di centrodestra di Solinas è stata tanto caldeggiata per dare risposte e tornare sul territorio.

“Questa riforma ha una portata storica: è studiata per riportare la governance della sanità pubblica sul territorio, vicino ai cittadini, con il supporto di figure manageriali che si impegneranno a tradurre i bisogni della collettività in servizi e assistenza efficienti. La riforma porterà ad un miglioramento delle condizioni di lavoro degli operatori sanitari e all’acquisto di beni e servizi con procedure semplificate e coerenti per ottimizzare risparmio ed efficienza. Superiamo un modello, fondato sull’Ats, che ha paralizzato il sistema sanitario regionale e la sua capacità di rispondere al bisogno d’assistenza dei sardi, affermando, nel contempo, la volontà di tornare a investire per riqualificare i presidi ospedalieri e realizzare nuove strutture, puntando a cure moderne e di qualità”. Lo dichiara il presidente Christian Solinas che esprime soddisfazione per l’approvazione, oggi in Consiglio, della legge di riforma del sistema sanitario regionale. “Abbiamo preso un impegno preciso con i cittadini e lo abbiamo onorato – prosegue il presidente – la riforma è il frutto di un percorso serio, ponderato e responsabile che guarda al futuro dei servizi nell’Isola e alle necessità del presente”.

Sul nuovo assetto, che porta alla suddivisione dell'azienda unica in otto Asl, Solinas precisa: “È una vittoria dei sardi. Il risultato raggiunto è stato possibile grazie alla capacità di fare sintesi di questa maggioranza, mantenendo fermi gli obiettivi”.

“Un passo decisivo – dichiara l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu – nella direzione che abbiamo tracciato sin dall’inizio di questa legislatura. Restituiamo ai territori autonomia e allo stesso tempo, con l’istituzione dell'Ares, manterremo centralizzati quegli aspetti, come gli acquisti e la gestione del personale, che consentiranno di realizzare una spesa efficiente attraverso le economie di scala, a vantaggio di tutto il sistema regionale”.

“Abbiamo importanti sfide davanti a noi. L'emergenza Covid-19 – prosegue Nieddu – ha cambiato e sta cambiando il modo di concepire l'assistenza sanitaria in tutto il mondo. Puntiamo a un sistema moderno in cui sviluppare la telemedicina, potenziare le cure territoriali, realizzare integrazione socio-sanitaria e non solo. La riforma è la base solida di un progetto coraggioso, di ampio respiro che riporta al centro le nostre comunità e i loro bisogn

Protagonista di questa riforma è l'Azienda regionale della salute ( Ares) che sostituisce la Asl Unica diventando la centrale degli acquisti, e della selezione del personale. Confermate l' Azienda regionale dell'emergenza e urgenza della Sardegna (Areus, le due Aziende ospedaliere universitarie di Cagliari e Sassari (AoU) e l'Arnas, ovvero l'Azienda di rilievo nazionale ed alta specializzazione Brotzu. Nella riforma sanitaria targata Solinas sono previste diverse modifiche AoU di Sassari vanterà il Marino di Alghero, mentre il Microcitemico confluirà nella ASL 8 di Cagliari. Previsto anche il trasferimento del Brotzu presso l'Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari.