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Pubblicato il 14 September 2017 alle 17:15
Olbia, 14 settembre 2017 - La Sardegna si scopre sempre più fragile e guarda con apprensione alla stagione delle piogge in arrivo. A mettere in allerta i Comuni sardi è la Protezione Civile della Sardegna che, da diverse settimane, sta sollecitando gli enti comunali alla prontezza e all'approvazione dei Piani di Protezione Civile.
Tre lettere spedite, ma anche veri e propri vertici per fare il punto della situazione: la macchina della Protezione civile non vuole arrivare impreparata all'autunno, soprattutto dopo aver visto ciò che è successo a Livorno. Immagini terribili che hanno riportato a galla i ricordi di Capoterra, Villagrande, Torpè, Bitti e Olbia. Lo scopo di questi incontri con i sindaci è quello di fare il punto sulle opere di manutenzione e mitigazione del rischio, ma anche ragionare su come allertare la popolazione in caso di emergenza.
Uno dei nodi cruciali, oltre alle opere di mitigazione del rischio - la cui realizzazione procede a tempi di lumaca, è informare i cittadini sui comportamenti da tenere in caso di emergenza: piccole accortezze che possono salvare la vita come, ad esempio, non mettersi in auto con l'evento in atto o non scendere negli scantinati.
La Sardegna, in questo momento, è un territorio fragilissimo: il fuoco ha distrutto ettari ed ettari di bosco, il terreno è secco e impermeabile, la stagione delle piogge è alle porte: la Protezione civile teme che possa arrivare qualche forte nubifragio capace di mettere in difficoltà (o peggio in pericolo) i comuni sardi più a rischio.
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